Una vita col proprio avatar. Le vostre attività saranno un videogioco

 di Raffaella Vitulano

Milioni di persone chiuse in casa. Miliardi, in tutto il mondo. Ricorderemo la pandemia e i lockdown per i morti, soprattutto. Ma anche per il senso di solitudine, sgomento ed estraniamento. Costretti in casa, milioni di persone si sono buttati sui videogiochi, i software house. E il giro d’affari del gaming, che negli anni Novanta sembrava destinato a un lento decadimento, è rifiorito accattivandosi nuove ambizioni e strizzando l’occhio al metaverso. Segui il profeta Bill e anticipa il futuro Sarà per il fenomeno che i businessmen chiamano Fomo (fear of missing out, paura di essere tagliati fuori) ed ecco che l’onnipresente Gates ha appena annunciato la più grande acquisizione di sempre - quasi 70 miliardi di dollari - per comprare la società di videogiochi Activision Blizzard e accelerare il suo ingresso proprio nel metaverso. Il culmine di una diversificazione del business, dopo le acquisizioni nel turismo come il Four Season e altri hotel da sogno anche in Italia. Del resto, quale miliardario non vorrebbe sedersi al tavolo per spartirsi una torta che già oggi rappresenta un business da 180 miliardi di dollari l’anno, cioè il doppio dell’industria cinematografica, e che raggiungerà gli 800 miliardi di dollari entro il 2024 e 1 miliardo di persone entro il 2030?

Alcune delle più grandi aziende tecnologiche hanno già quote significative nel gaming e l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft potrebbe causare una reazione a catena tra le grandi aziende del mondo tecnologico. Quello videoludico non è solo un mercato in rapida espansione, è anche la porta d’accesso privilegiata per il metaverso. Non a caso la stessa Meta, l’ex Facebook di Mark Zuckerberg che ha cambiato nome per indicare una nuova attenzione al metaverso, aveva provato a inserirsi nella trattativa per l’ac quisto di Activision. In un’in tervista al Financial Times, Kathryn Rudie Harrigan, professoressa della Columbia University, descrive la mossa diMicrosoft su Activision come “un attacco preventivo per strappare il vantaggio a Meta”. Sembra fantascienza, ma l’ultimo anno ha visto

il metaverso passare dalla ruminazione del testo letterario alla realtà tecnologica senza limiti. Citato per la prima volta in un romanzo di fantascienza del 1992 di Neal Stephenson e poi ripreso in altre ambientazioni di fantascienza come Ready Player One, il metaverso è un’alternativa immersiva e digitale al mondo fisico, in cui gli avatar virtuali si uniscono per lavorare, dedicarsi a hobby, fare acquisti, giocare o riunirsi in altro modo per impegnarsi in comunità online ed esplorare lo spazio digitale.Quale momento migliore di un lockdown per cambiare verso rispetto alla realtà? Il concetto è ancora nebuloso sia per gli spettatori che per i veterani del settore, anche perché le aziende che stanno costruendo il metaverso affermano che ci vorranno anni e miliardi di dollari per realizzarlo. Eppure questo futuro di riunioni, meeting e cene in ologrammi si sta avvicinando a grandi passi. Meta, Apple, Microsoft stanno reclutando in modo aggressivo. Meta ha anche annunciato che assumerà 10.000 ingegneri solo in Europa per costruire questa prossima frontiera di Internet. Anche i produttori di chip devono fare gli investimenti necessari se vogliono realizzare il loro potenziale di alimentazione del metaverso. Il produttore Nvidia si è concentrato sul metaverso, solo che lo chiamano “onniverso”. Intel ha annunciato pochi giorni fa che avrebbe speso 20 miliardi di dollari in due stabilimenti in Ohio. Saremo virtuali, in ogni azione della nostravita. Nell’euro digitale, di cui abbiamo già scritto.Nella vita sociale, familiare e privata. Anche il futuro del lavoro sarà ridefinito da nuove esperienze nel metaverso, consentendo la collaborazione remota tra dispositivi attraversoapplicazioni di realtà mista. Le riunioni virtuali si sposteranno nel metaverso - entro tre anni, prevede Bill Gates - e i lavoratori faranno sempre più affidamento sull’utilizzo di visori e avatar Vr al lavoro. Pertanto, il ruolo degliimmobili aziendali potrebbe subire ancora un altro colpo, consentendo a più generazioni di persone già abituate a lavorare da casa a causa del Covid di richiedere ancora 

più flessibilità spaziale nelle loro vite lavorative, con il metaverso che riduce anche la necessità di un luogo di lavoro formale di più. Stessa cosa accadrà nella scuola: Roblox, ad esempio, sta pianificando di portare i videogiochi nelle classi. Quanto siano educativi, è tutto da dimostrare. Per chi ama gli spritz, piattaforme come AltspaceVR consentiranno aperitivi, comedy club o serate al bar. Roblox si vede come un hub futuro per le esperienze del metaverso come i concerti (si pensi che un concerto di Marshmello a Fortnite ha già attirato 10 milioni di persone). Il metaverso interesserà il commercio, con negozi che vendono di tutto, da animali domestici digitali all’abbiglia mento elettronico. I vestiti li indosserete solo con i visori e li sceglierete virtualmente. Un po’ come da piccoli ritagliavamo gli abiti per le bambole di carta. Nike ha già depositato marchi per attrezzatura virtuale, scarpe e accessori. Gucci, Balenciaga e Luis Vuitton stanno iniziando a vendere abiti elettronici e borse elettroniche. Chi è appassionato di mare potrebbe acquistare uno yacht digitale da 650.000 dollari, perché no?

Raffaella Vitulano







Il metaverso di Seul, città virtuale entro il 2026 
Seul punta su un ambizioso piano del governo locale per sviluppare tecnologie digitali e migliorare i servizi amministrativi. La capitale della Corea del Sud ha annunciato che prossimamente la città avrà un proprio metaverso, ovvero uno spazio virtuale in 3D in cui sarà possibile interagire con altre persone, lavorare e giocare, e che secondo vari esperti di tecnologia rappresenta l’evoluzione futura di internet. Obiettivo dell’amministrazione di Seul per i prossimi anni è quello di diventare uno dei primi governi a offrire servizi interamente in un mondo virtuale, in cui sarà possibile interagire con le altre persone collegate simultaneamente attraverso degli avatar e tramite occhiali e visori per la realtà virtuale. E se vorrete fare un po’ di turismo sarà possibile fare giri su bus virtuali, visitare siti antichi ricostruiti ma anche accedere a varie pratiche amministrative, collegandosi tramite telefono o computer e indossando speciali cuffie e visori simili a questo. Un po’ quello che propone già Google Art, che vi conduce in visite museali 3D. Il metaverso sarà operativo entro il 2026.

Ra.Vi.

In pizzeria si può mangiare con gli ologrammi dei propri amici 

Le video call hanno stancato? Gli aperitivi su Zoom sembrano assurdi? Cominciate a ritirare fuori le vecchie abitudini da lockdown e cominciate a incontrare gli ologrammi dei vostri parenti e amici fuori città o bloccati in casa. Il futuro ha già preso la scena nel Regno Unito, dove la pizzeria Two Hearts, della società di telecomunicazioni Virgin Media ha fatto un esperimento e ha messo su, in due posti differenti, due metà di un unico ristorante popup, in cui si è potuto pranzare seduti insieme alle proiezioni dei propri commensali. Una sede su Castle Street a Edimburgo, l’altra a 650 km di distanza sulla SouthBank di Londra. I locali erano dotati di un unico tavolo, posto di fronte a un particolare schermo in 3D con risoluzione 4K, sul quale ologrammi a grandezza naturale erano in grado di riprodurre le fattezze delle personelontane. Qualcuno era a Londra, altri a Edimburgo. Essendo un popup, il locale è stato naturalmente destinato a chiudere subito, ma l’esperimen to pubblicitario ha comunque riscosso il suo successo. Ora il sistema si può riprodurre ovunque nel mondo. Preparando le persone per il metaverso.

Ra.Vi.


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