Bill, ti presento Jens. Storia di una poliedrica affinità


di Raffaella Vitulano

Uno di quegli incontri che cambiano la vita. A loro. Ma forse anche al mondo. Quando scatta una vibrazione perché quelle due persone sono sulla stessa lunghezza d’onda. Capiscono che sono destinate l’una all’altra, che insieme possono progettare, magari anche salvare il mondo da buoni filantropi. O magari farlo incendiare, se non si getta acqua sul fuoco della guerra in Ucraina. L’attuale segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è stato Segretario di Stato, Ministro delle Finanze e Primo Ministro due volte in Norvegia (2000/2001 e poi dal 17 ottobre 2005 all’ottobre 2013). Sono gli anni in cui nel frattempo ha incontrato il fondatore di Microsoft Bill Gates. Bill e Jens si conoscono dunque da un bel po’ di tempo e si sono intesi da subito: come riportato da Report24, tra i suoi due mandati come primo ministro, dal 2002 al 2005, Stoltenberg è stato a capo dell’allean za globale per i vaccini Gavi promossa da Gates. Durante questo periodo, ingenti somme di denaro dei contribuenti norvegesi erano affluite direttamente a Gavi - ben 400 milioni di dollari dal 2005 al 2010 - come annunciato dalla stessa Bill e Melinda Gates Foundation. Stoltenberg ha guidato la Gavi Alliance, la fondazione per promuovere la diffusione dei vaccini a livello globale, durante la prima epidemia di Sars (dall’a cronimo inglese di Severe Acute Respiratory Syndrome) del 2003 a seguito della quale la Commissione Europea presieduta dall’italiano Romano Prodi nel 2004 finanziò la prima ricerca sui virus chimerici della Sars infetti da Hiv nel Wuhan Institute. Il 3 giugno 2009, in un bel mercoledì assolato, durante il loro primo viaggio in Norvegia Bill e Melinda Gates pranzarono con il primo ministro Jens Stoltenberg e sua moglie Ingrid Schulerud, al Teatro dell'Opera di Oslo. Dopo pranzo le coppie si sono godute una piccola passeggiata sul tetto dell’Opera, dove Gates si è dichiarato al premier: “Io amo la Norvegia”. Il pranzo si era svolto prima di un incontro con uomini d’affari norvegesi, cui Gates si è rivolto esortandoli alla generosità: “Penso che tutti i miliardari dovrebbero dare via la stragrande maggioranza delle loro fortune”.

Miliardari filantropi

Tutti filantropi dovrebbero essere. Come lui, del resto, che investe solo per beneficenza. Nato nel 1959, studi da economista, Stoltenberg ha lavorato dal 1979 come giornalista per il quotidiano di sinistra Arbeiderbladet. Dal 1985 è stato presidente della Gioventù operaia. Contemporaneamente ha studiato economia, laureandosi nel 1987. Uomo di sinistra, in gioventù ha lanciato pietre contro la guerra del Vietnam attraverso le finestre dell'ambasciata americana, ma ora rischia di guidare il mondo nella terza guerra mondiale Dal 1990 ha ricoperto diversi incarichi nell’alta politica norvegese. Da allora sua sorella è diventata direttrice generale della massima autorità sanitaria norvegese. La sua figura è estremamenteinteressante in questo periodo storico, dato che assume ruoli molteplici,guidando sia l’Alleanza militare atlantica quanto l’agenda sul clima nonchél’agenda sull'immunizzazione. “Dall’Artico al Sahel il cambiamento climaticoè un moltiplicatore delle crisi, poiché devasta la comunità. Dunque impatta la nostra sicurezza e rientra nelle competenze della Nato” ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al summit di Madrid, allineandosi a quel filone della guerra meteo. Nel 2013 Stoltenberg è stato inviato speciale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (riscaldamento globale) e ha presieduto il gruppo di esperti delle Nazioni Unite sulla coerenza del sistema e il gruppo consultivo di alto livello sul finanziamento dei cambiamenti climatici. Nel 2014 è stato designato come successore di Anders Fogh Rasmussen alla carica di Segretario generale della Nato e nel marzo 2019 il suo mandato, originariamente in scadenza per il 2020, è stato esteso sino al 2022 e la sua prevista nomina a governatore di Norges Bank (la banca centrale norvegese che gestisce il fondo di investimento più ricco del mondo), nonostante le numerose polemiche in Norvegia, viene ufficialmente confermata lo scorso 4 febbraio 2022 e ora solo temporaneamente sospesa. Nota a margine: il fondo sovrano norvegese avrebbe guadagnato circa 100 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno scorso grazie all’andamento dei mercati azionari dopo la crisi provocata dal Covid-19, come annunciato dalla Norges Bank, la Banca centrale della Norvegia, spesso associata ai fondi BlackRock e Vanguard. Dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, Gavi Alliance di Gates ha assunto un ruolo strategico globale.

Vaccino contro Zoster

Stoltenberg, ovviamente vaccinato contro il Covid-19, ha dovuto annullare una visita a Berlino il mese scorso a causa di un improvviso herpes zoster, malattia considerata tra gli effetti collaterali più comuni dei vaccini mRna. Ma il fondatore di BioNTech Ugur Sahin, si è già messo all’opera nella ricerca di un nuovo vaccino contro questa eruzione cutanea dello stesso ceppo di virus della varicella. Bisogna sbrigarsi quando Bill lancia profezie visionarie e Jens individua un problema. Stoltenberg, del resto, è indubbiamente una personalità poliedrica. In lui, come in Bill, confluiscono le situazioni eccezionali che segnano e cambiano il quadro esistenziale delle persone in tutto il mondo: pandemia, clima e guerra. In lui confluisce un’enorme costellazione paradigmatica di potere finanziario e politico ad altissimo tasso tecnologico, intrecciata al sistema militare.

Raffaella Vitulano


La correzione di Gates: pandemia ampiamente sopravvalutata 
Un po’ oracolo, certo. Ma spesso la sua preveggenza non si è spinta troppo lontano. E così la recente correzione di rotta di Bill Gates rispetto alla pandemia e al vaccino ha fatto notizia. Durante una puntata del podcast “92Y Talks”regi strato a New York e condotto da Fareed Zakari della Cnn, Gates ha infatti affermato che la reale portata della pandemia è stata ampiamente sopravvalutata: “Nel 2020 non avevamo capito quale fosse il reale tasso di mortalità. In realtà era molto più basso. Così come non avevamo chiaro che la malattia colpisse principalmente le persone anziane, in una modalità simile all’influenza, anche se con una sintomatologia leggermente diversa”. Il miliardario statunitense ha poi ammesso anche gli errori nella gestione dell’e mergenza a scuola: “Se avessimo saputo tutto ciò che sappiamo oggi, probabilmente avremmo chiuso le scuole molto meno spesso di quanto abbiamo fatto durante la pandemia”. L’emergenza è un ottimo grimaldello, oltre al fatto che “il modo migliore per prevedere il futuro è crearlo”come sosteneva l’economista e saggista austriaco Peter Drucker.

Ra.Vi.

Ma poi rincara la dose: il peggio deve ancora arrivare 

Ma non aveva ammesso di essersi sbagliato? Nonostante i mea culpa ammessi in un podcast per errori previsionali, quell’ottimista di Bill Gates sostiene che il peggio potrebbe ancora essere davanti. “Siamo ancora a rischio che questa pandemia generi una variante che sarebbe ancora più trasmissiva e ancora più fatale”, ha detto al Financial Times.“ Non è probabile, non voglio essere una voce di sventura e oscurità, ma è molto al di sopra del 5% di rischio che questa pandemia non abbia ancora visto il peggio”. Meglio prepararsi dunque. La sua proposta è che l’Organizza zione Mondiale della Sanità avvii un team di sorveglianza globale, composto da esperti. Gates, che ha etichettato la sua proposta di task force come l’inizia tiva “Global Epidemic Response and Mobilization” (Germ), ha detto al Financial Times che l’idea richiederebbe un investimento finanziario significativo da parte dell’Oms e dei suoi paesi membri per creare un team globale di esperti e per fornire loro gli strumenti necessari per identificare e contenere in modo proattivo futuri focolai.

Ra.Vi.

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