Crypto, calcio e tifosi sono nella rete di sponsor finanziari non autorizzati


L’inchiesta Scam Europe di Investigate Europe ha inseguito criptovalute, bitcoin, Forex, obbligazioni. La conclusione è che “il trading digitale è ovunque, e con esso arrivano gruppi criminali organizzati pronti a portarti via i soldi”. Con le frodi d’investimento in piena esplosione in tutta Europa e l’Ia che alza ulteriormente la posta, le autorità faticano a contenere l’ondata di un business delle truffe da miliardi di euro. Lo scorso anno, le truffe finanziarie online sono costate agli europei circa 4 miliardi di euro e stanno ormai superando quella dei crimini tradizionali come il traffico di droga e di armi grazie all’intelligenza artificiale e alla tecnologia dei deepfake. Investigate Europe e il Balkan Investigative Reporting Network hanno unito le forze insieme ai media di tutta Europa per far luce su alcuni degli attori dietro questi crimini. Una storia in particolare, raccontata da Lorenzo Buzzoni e Chris Matthews, fa luce sul rapporto tra crypto e trading: calcio e tifosi sono nella rete di sponsor finanziari non autorizzati. E considerato l’in teresse che il calcio riscuote nel mondo, vale la pena darci un’occhiata. Piattaforme di trading online e crypto exchange del tutto prive di licenza sponsorizzano alcuni dei club calcistici più prestigiosi d’Euro pa. La Premier League è il campionato più esposto. In Serie A, sette squadre - Inter, Milan, Juventus, Atalanta, Bologna, Torino e Como - contano complessivamente undici sponsor legati al mondo del trading e delle criptovalute. L’inchiesta di Investigate Europe rivela un sistema che aggira le regole, lasciando tifosi e investitori senza protezioni. Oltre un terzo dei club delle cinque principali leghe calcistiche europee (Premier League, Serie A, Bundesliga, Liga e Ligue 1) ha stretto accordi di sponsorizzazione con piattaforme di trading online ed exchange di criptovalute per la stagione 2025-2026 per un totale di 53 partnership e 36 marchi coinvolti. La Premier League raccontano i due giornalisti d’inchiesta - è il campionato più esposto, con il 70% dei club che ha almeno un partner nel settore delle criptovalute o del trading online. Seguono Italia e Spagna, entrambe con circa il 35% delle squadre coinvolte, poi la Bundesliga tedesca (33%) e, infine, la Ligue 1 francese, dove solo tre club hanno accordi di questo tipo. A livello globale il calcio continua ad attirare piattaforme di investimento e criptovalute. Tuttavia una parte di queste piattaforme opera senza licenza nei Paesi dove sponsorizza club calcistici e figura nelle liste di allerta delle autorità di vigilanza finanziaria. I due giornalisti entrano poi nel dettaglio. Nell’agosto di quest’anno l’Inter ha firmato un contratto con Ultima Markets come “Asia trading partner”: una piattaforma di brokeraggio per Contratti per differenza (Cfd), strumenti finanziari altamente speculativi che consentono agli investitori di scommettere sull’andamento dei prezzi di azioni, valute, materie prime o criptovalute. Ultima Markets non è regolamentata nell’Unione europea né autorizzata dalla Consob, l’au torità italiana di vigilanza sui mercati finanziari. Nonostante questo, il sito della società è anche in italiano e accessibile ai visitatori nel nostro Paese, dove offre “bonus sui profitti” e “rimborsi” in base ai risultati della squadra. Offrire servizi di investimento o di scambio di criptovalute senza autorizzazione - spiegano i giornalisti - è illegale e comporta rischi per i consumatori, tra cui la perdita totale dei fondi e l’assenza di tutele o meccanismi di reclamo. “I prodotti finanziari non possono essere venduti nell’Ue senza la supervisione di un’autori tà europea - spiega l’Associa zione europea dei consumatori (Beuc)-. Operare fuori dall’Ue significa agire fuori dalle norme sulla protezione degli investitori, dovele frodi sono frequenti”. Le piattaforme di trading non autorizzate nell’Ue o nel Regno Unito operano fuori dai limiti fissati dalle autorità, soprattutto sull’uso della leva finanziaria. Le norme europee e britanniche impongono un tetto di1:30 per proteggere gli investitori al dettaglio, ma gli operatori nonregolamentati individuati da Investigate Europe offrono leve molto più alte, come Ultima Markets, che arriva fino a 1:2.000. Le leve elevate consentono di controllare somme di denaro molto superiori al capitale investito ma amplificano allo stesso modo guadagni e perdite: bastano piccole variazioni dei prezzi per azzerare il conto. Per questo sono strumenti inadatti alla maggior parte dei risparmiatori. “Chi acquista questi prodotti spesso non ha un’ade guata educazione finanziaria, e il settore è ad alto rischio”, osserva Kieran Maguire, esperto di Finanza calcistica dell’Uni versità di Liverpool citato nell’inchiesta. “Le squadre di calcio sono marchi di prestigio, e le aziende li usano per guadagnare visibilità. Il mercato delle criptovalute, in particolare, è una forma di gioco d’azzardo con la ‘a’ minuscola”. Nel 2023, i club del campionato inglese hanno votato per eliminare le sponsorizzazioni di scommesse dalle maglie a partire dalla stagione 2026-2027. Oggi più di due terzi delle squadre della Premier League espongono marchi legati al trading online o alle criptovalute, rendendola la competizione calcistica più esposta in Europa a questo tipo di sponsorizzazioni. Tra i 14 club della Premier che hanno almeno uno di questi partner c’è il Manchester City. Il suo partner ufficiale per le criptovalute è Okx. All’inizio di quest’anno, la società registrata alle Seychelles è stata giudicata colpevole di aver violato le leggi antiriciclaggio degli Stati Uniti e multata per oltre 500 milioni di dollari. Okx, come tante altre, non è registrata come società di cripto-asset presso la Financial conduct authority (Fca) del Regno Unito, eppure molti dei suoi prodotti restano accessibili ai residenti britannici, nonostante sul proprio sito l’a zienda avverta che gli utenti non beneficiano delle tutele previste dalla Fca né del Financial services compensation scheme, ovvero il fondo di garanzia per i risparmiatori. Un altro caso riguarda Tmgm, sponsor del Chelsea, anch’essa non autorizzata dalla Fca. Il suo sito permette agli utenti britannici di registrarsi, a condizione che accettino un disclaimer che riconosce esplicitamente l’as senza di licenza e di protezioni da parte delle autorità locali. Investigate Europe ha inoltre individuato casi in cui società prive di licenza non informano affatto i consumatori dei rischi legati all’investire con una società senza licenza locale. È il caso di Aims, sponsor del Tottenham Hotspur fino alla scorsa estate, che non è autorizzata dalla Fca ma consente comunque ai residenti nel Regno Unito di registrarsi senza alcun avviso sull’assenza di tutele o di supervisione da parte del regolatore. Situazioni simili emergono in Spagna, dove le piattaforme di trading online OnsaFX (sponsor del Getafe) e Felix Markets (partner del Levante) non sono autorizzate dalla Comisión nacional del mercado de valores (Cnmv), l’autorità spagnola che regola i mercati finanziari e protegge gli investitori, non mostrano alcun avviso e permettono comunque la registrazione agli utenti spagnoli. Investigate Europe ha inoltre individuato due casi in cui squadre di calcio hanno siglato accordi di sponsorizzazione con società di trading già segnalate dalle autorità finanziarie del Paese in cui operano. Il primo riguarda Gate.io, che nel 2024 ha firmato un contratto pluriennale da circa sei milioni di euro come “sponsor di manica” dell’Inter. L’exchange di criptovalute è oggi registrato in Italia nel Registro degli operatori in valute virtuali dell’Organismo degli agenti e dei mediatori (Oam), ma nel 2021 era stato segnalato dalla Consob per attività non autorizzate, con conseguente oscuramento del sito agli utenti italiani. Il secondo caso riguarda VT Markets: nella Premier League, il Newcastle United è alla sua seconda stagione con la società come “partner finanziario”. L’azienda offre servizi di trading su valute, metalli preziosi e materie prime, ma è inserita nella lista di allerta della Financial conduct authority dal 2023 e non possiede alcuna autorizzazione per operare nel Regno Unito.

Negli ultimi anni diversi club calcistici europei hanno legato il proprio nome a piattaforme di investimento rivelatesi truffe, offrendo loro visibilità e credibilità mentre frodavano migliaia di consumatori. Nel 2020 il Siviglia FC ha firmato un contratto da sette milioni di euro con EverFX, società poi collegata al Milton Group, una rete criminale accusata di aver truffato investitori in tutta Europa. Secondo gli inquirenti spagnoli, EverFX era connessa a 170mila vittime e generava fino a 50 milioni di euro ogni tre mesi. Nello stesso anno il Leeds United ha siglato una partnership con FXVC, una piattaforma di trading online poi costretta dalle autorità a cessare le attività nel Regno Unito per pubblicità ingannevoli e pratiche di vendita aggressive che presentavano i Cfd come comuni investimenti azionari. Un tifoso del club ha raccontato di aver perso 341mila sterline in una sola settimana. “Se associ il tuo club a un marchio, stai suggerendo ai tifosi che ti fidi di loro, avverte l’esper to di marketing Tim Crow. Devi essere assolutamente sicuro di aver fatto la dovuta due diligence, per evitare che i tuoi tifosi poi se ne pentano”. Il presidente della Fifa Gianni Infantino aveva già suggerito lo scorso marzo - intervenendo al Crypto Summit della Casa Bianca del presidente Trump - che l’orga nizzazione potrebbe lanciare il proprio token di criptovaluta, riportava un corrispondente dell’agenzia di stampa Kazinform. Sebbene non siano stati forniti dettagli o tempistiche, l’annuncio lascia intendere che la Fifa stia esplorando la blockchain per il coinvolgimento dei tifosi e i ricavi. L’annuncio di Infantino sottolinea l’inte resse della Fifa per le criptovalute in vista della Coppa del Mondo del 2026, organizzata congiuntamente da Stati Uniti, Canada e Messico. In precedenza, è stato riferito che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la creazione di una riserva strategica di Bitcoin. Con la continua crescita del torneo calcistico Gold Cup ( competizione principale per le squadre nazionali del Nord e Centro America e dei Caraibi), la sua integrazione con le tecnologie crittografiche è destinata a rafforzarsi. I tifosi possono aspettarsi esperienze più innovative, dal voto basato su blockchain per gli Mvp a esclusivi oggetti da collezione digitali.

Raffaella Vitulano.



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