Pechino, le Olimpiadi più distopiche della storia

 di Raffaella Vitulano

Ieri Pechino ha festeggiato il Capodanno cinese e tra due giorni ospiterà le Olimpiadi invernali fino al 20 febbraio. Il clima è alquanto teso. Sono previste misure molto rigide per evitare contagi da Covid-19 e le gare si terranno senza pubblico. Atleti, accompagnatori, media e personale dell’organizzazione vivranno isolati in una bolla. In più, rischiano ’punizioni’ per le loro dichiarazioni non gradite. Per ora, con arresti e torture, la Cina vince le Olimpiadi della paura. Anche i principali sponsor statunitensi sono cauti e non hanno organizzato grandi campagne pubblicitarie. Secondo il Wall Street Journal lo starebbero facendo per salvaguardare i propri interessi economici ed evitare di subire critiche e boicottaggi in Occidente pur finanziando i Giochi Olimpici in un paese molto criticato per le sue violazioni dei diritti umani. Coca-Cola, Airbnb, Visa, Intel e Procter & Gamble (P& G) hanno stipulato contratti con gli organizzatori che prevedono che in cambio della sponsorizzazione possano esibire il logo delle Olimpiadi nelle proprie pubblicità, con un ovvio ritorno d’immagine e una grande visibilità, data l’im portanza dell’evento. Il Post riferisce tuttavia che Visa non ha fatto neanche un tweet sul proprio sostegno ai Giochi Olimpici di Pechino, e Airbnb, P& G e Coca-Cola non hanno organizzato grandi campagne pubblicitarie sulle Olimpiadi. Contattate per chiarimenti, alcune di queste aziende non hanno risposto, oppure si sono mantenute molto vaghe, mentre un portavoce di Coca- Cola ha detto al Wall Street Journal che quest’anno l’azienda ha deciso di pubblicizzare la propria sponsorizzazione delle Olimpiadi solo in Cina - come anche Visa e P& G, scrive Cnn - senza dare spiegazioni sul perché. Decide tutto la Cina, anche chi va sugli spalti. Tra i cinesi, poi, c’è scarso interesse ad assistere agli eventi sportivi, la stretta vigilanza anti-Covid fa sentire il suo peso. Il Comitato olimpico internazionale sembra piegarsi alla volontà del regime comunista: agli atleti delle Olimpiadi di Pechino è stato detto di lasciare i telefoni a casa per evitare eventuali monitoraggi. Una formulazione, evidenzia il Washington Post, che sembra più rigida della regola del Comitato olimpico internazionale contro proteste politiche ai Giochi. Gli Usa mantengono le distanze ed esprimono criticità. La conclusione di del Ministro degli Esteri Wang Yi è che il Presidente Biden ha diffuso messaggi positivi che lo differenziano dal governo precedente ma che “tuttavia, ciò che il mondo vede è che il tono della politica statunitense nei confronti della Cina Popolare non ha subito cambiamenti sostanziali, né sono state realmente implementate le dichiarazioni del presidente Biden”. Dal punto di vista degli atleti, le prossime Olimpiadi invernali in Cina sono completamente stravolte, “le Olimpiadi più agghiaccianti e distopiche della storia” vengono definite da Patricia Adams e Lawrence Solomon, rispettivamente economista e presidente della Energy Probe Research Foundation e di Probe International (un think tank indipendente in Canada e nel mondo) ed editorialista di Epoch Times, nonché autore e direttore esecutivo del Consumer Policy Institute di Toronto. “Le Olimpiadi erano basate sui tre valori olimpici consacrati eccellenza, rispetto, amicizia - che parlavano di legami duraturi forgiati in una competizione onesta su un terreno di gioco equo. Non più. Nel 2022, l’obiettivo del Pcc non sarà quello di nutrire lo spirito olimpico, ma di soffocarlo controllando ogni mossa degli olimpionici, tutto per imporre a loro che sono sotto una nube di sospetto laddove un passo falso potrebbe portare al bando dai giochi, o peggio”. Per ridurre al minimo rischi di rivolte, il Ccp sta richiedendo che tutti gli olimpionici siano monitorati 24/7 con un’app che, secondo Citizen Lab, il team digitale anti-spionaggio dell’Università di Toronto, darà al Cpp ampio accesso ai dati strategici e alle attività in tempo reale degli atleti, come “registrazioni vocali e il trasferimento di dati”. L’app “include funzioni che permettono agli utenti di segnalare contenuti “politicamente sensibili”. L’appli cazione include anche una lista di parole chiave di censura. Il Partito comunista è sfacciatamente franco nello spiegare la sua necessità di questa sorveglianza sui telefoni degli atleti e altri dispositivi, così come nelle camere d’al bergo e nei dormitori degli atleti. Gli atleti che sopravvivranno alla sorveglianza, e che non saranno stati eliminati dalla competizione a causa del gioco delle regole del Covid, potranno poi partecipare a una distopia finale. Nessuno dei connazionali degli atleti sarà seduto in tribuna, sventolando le loro bandiere nazionali: gli spettatori in tribuna saranno tutti scelti dal Partito comunista. Ciononostante, c’è che, tra i Paperoni del mondo, incurante delle indicazioni stesse del proprio governo, ha pensato bene di inviare un bizzarro, incredibile messaggio al popolo della Repubblica Popolare Cinese: è sempre lui, Bill l’onnipresente, che ha sentito l’esigenza di inviare un messaggio urbi et orbi ai circa 1.402 miliardi di abitanti della Cina comunista in occasione del capodanno lunare, che per loro è la festa più importante dell’anno.

“Come la tigre è il simbolo della vitalità e dellasalute, la nostra fondazione ha continuato a lavorare in questo ultimo anno”.

Un evidente spot alla sua attività. E poi una sviolinata al governo cinese: “Sin dall’inizio della pandemia ha Cina ha lavorato sodo non solo per contenere il virus, ma anche per chiudere il divario di equità supportando altri Paesi con tante diverse forniture, inclusi grandi vaccini”. Diciamo che la Cina non è esattamente un paese modello, e ricordiamo che all’inizio della pandemia inviò forniture mediche difettose. Per non parlare dei “gran di vaccini” cinesi rifiutati, oltre da Taiwan, perfino dalla Corea del Nord. Bill Gates non pensa alle origini del virus da laboratorio e annuncia ai cinesi che per la fine di questo nuovo anno, “la pandemia sarà per lo più finita”. Infine, l’entusiasmo nel sentire la notizia che in giugno l’Oms (di cui lui è secondo finanziatore) ha riconosciuto il notevole successo della Cina nel battere la malaria dichiarando il Paese ufficialmente libero dalla malattia. Sulla malaria, del resto, si gioca la partita di Gates sulla bioingegneria Crispr: la creazione e la diffusione di zanzare geneticamente manipolate per estinguersi in poco più di una generazione, trasmettendo il gene della sterilità alla prole. Un progetto dell’Imperial College di Londra, del quale Gates è lauto donatore, e al quale ha lavorato Andrea Crisanti. Infine, la speranza espressa come ad un parente lontano: “Attendo con ansia di essere in grado ancora una volta di viaggiare in Cina, vedervi tutti e fare tutto questo lavoro di persona“. Di quale lavoro si tratti, non è dato sapere. 1.4 miliardi di cinesi lo staranno davvero aspettando con ansia? Mah, l’uomo è sibillino. “Per il momento, abbiate delle splendide vacanze, e un molto salutare e felice anno nuovo”! E sull’anno salutare ci uniamo agli auguri.

(2 febbraio 2022)

Raffaella Vitulano





È guerra tra miliardari. Musk: “Se strappi la libertà,poi scompare” 

Se un miliardario lusinga il regime di Pechino in cerca di accordi vaccinali, un altro, il Ceo di Tesla Elon Musk, sulla carta l’uomo più ricco del mondo, esprime il suo sostegno per i camionisti canadesi e la loro clamorosa protesta in corso in queste ore. “Se spaventi abbastanza le persone, chiederanno la rimozione della libertà”, ha twittato l’imprenditore. “Questa è la strada per la tirannia. La libertà viene strappata via un pezzo alla volta fino a quando non scompare”. Non è la prima volta che Musk si esprime contro l’obbligo vaccinale. Lo aveva già fatto lo scorso dicembre in un’intervi sta con la rivista Time, che lo ha dichiarato uomo dell’anno 2021. La sincerità con cui ha affrontato il tema gli è però valsa l’an - tipatia dell’establish ment. Basti pensare che Biden l’anno scorso creò un evento che riuniva i grandi colossi di Detroit (che in borsa valgono meno di Tesla anche se messi assieme) impegnati nelle auto elettriche. Non invitò Tesla. Un altro meeting del genere, con la grottesca esclusione di Tesla, si è avuto in settimana alla Casa Bianca.

Ra.Vi.

Capodanno ruggente per il Dragone che media tra Mosca e l’Europa 

Arriva la Tigre. Dopo quello del bue, il 2022 sarà l’anno della Tigre: simbolo di coraggio, sicurezzae determinazione. E La Cina si prepara a sbranare i concorrenti. Gli Stati Uniti chiedono alla Cina di usare la sua influenza con la Russia per scoraggiare un’in vasione dell'Ucraina. Il tutto mentre si prepara un vertice sino-russo in occasione della visita di Putin a Pechino perl'apertura delle Olimpiadi invernali. La palla adesso è nel campo russo, e rischia di rimanerci a lungo. Il Cremlino non ha fretta e sembra puntare a prolungare un braccio di ferro che ha già portato alla luce qualche crepa tra americani ed europei. Mosca si limita a mugugnare per ilrifiuto di Washington e del Patto atlantico di garantire uno stop all’espansione a est dellaNato. Ma medita in silenzio. Mosca sembra convinta che il tempo giochi a suo favore, e aspetta di vedere se “l’unanimità totale” tra Europa e Usa reggerà a tensioni perun’incrinatura negli importanti rapporti economici dell’Europa con Mosca e, soprattutto, per un possibile venir meno degli approvvigionamenti di gas russo. Mosca fa pressioni soprattutto perché venga attivato il Nord Stream 2, il gasdotto costato 11 miliardi di dollari che raddoppierebbe le importazioni dalla Russia, mentre gli Usa si oppongono.

Ra.Vi.


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