Le brioches di Versailles e i biolaboratori in Ucraina

 di Raffaella Vitulano

Per quanto riguarda l’adesione dell’Ucraina alla Ue, “non c’è una procedura rapida”, ha chiosato il primo ministro olandese Mark Rutte dal vertice Ue tenutosi a Versailles: “Possiamo ora aprire una procedura di adesione con un Paese in guerra? Io non credo. Dovremmo chiudere la porta e dire mai? Sarebbe ingiusto”, riassume Emmanuel Macron. E così, nella loro impotenza i leader si ispirano un po’ agli equilibristi alla reggia di Versailles, e un po’ alla regina Maria Antonietta, offrendo brioches (e vaccini) agli ucraini. Senonché la frase fu piuttosto utile a far cadere le teste nella ghigliottina dei più illustri esponenti della nobiltà francese di fine Settecento che a pacificarsi col popolo. E come trecento anni fa, oggi lo sguardo si rivolge alla Cina, in cui l’espres sione avrebbe in realtà avuto origine: sarebbe stata pronunciata da un antico imperatore cinese il quale, di fronte alle sofferenze del suo popolo che pativa l’insufficienza del riso, avrebbe detto: “Perché non mangiano carne?”. Oggi ce lo impedirebbero Greta e Bill Gates. Ma quest’ultimo potrebbe consigliarci di investire eventuali risparmi nei Bond Europei vincolati a Big Pharma e Corporations delle Armi. E sì, perché nella storia dell’umanità esiste un legame molto forte e complesso tra epidemie e guerra: le epidemie possono modificare l’esito dei conflitti, possono esserne una conseguenza o possono precederli. Oggi occorre riflettere, prima di agire, uscendo dalla logica bellica ed entrare nelle ragioni profonde del conflitto, smilitarizzando le menti e utilizzando il raziocinio al posto dell’emotività.

In un articolo pubblicato su Difesa online si analizza il paradosso: “Gli inviti a evitare azioni spiralizzanti provengono tutti da militari con decenni di anzianità, esperti o analisti della difesa mentre blogger, giornalisti ed esponenti del variegato mondo petaloso della sinistra” spingono per soluzioni più interventiste. Inconcepibile tifoseria, fino a pochi anni fa. Dopo aver creato una frattura permanente tra l’Europa e la Russia, ma soprattutto tra Berlino e Mosca, Washington - niente affatto impreparata - tira dritto, conoscendo bene gli scenari delineati. George Friedman, analista alla National Defense University e alla Rand Corporation, nonché fondatore del think tank americano Stratfor, già il 4 febbraio 2015preconizzava “conflitti in Europa”. E poi spiegava che “l’interesse principale della politica estera degli Stati Uniti durante il secolo scorso, durante la prima e la seconda guerra mondiale e durante la guerra fredda era la relazione tra la Germania e la Russia. Uniti, sono l’unica vera potenza che può minacciarci”. Rainer Rupp è un’ex spia di spicco che ha lavorato per il servizio di intelligence Hva della Germania dell’Est nella sede della Nato a Bruxelles. Lo “Spiegel” lo definisce l’agente più pericoloso della Ddr, nome in codice “Topazio”. Con la sua esperienza oggi spiega che “ l’obiettivo particolare dei russi è ovviamente quello di fermare lo sviluppo di armi di distruzione di massa nel loro confinante paese co-governato da fascisti. Non si tratta solo della distruzione di possibili laboratori per la produzione di armi nucleari ( ...) Si tratta anche della distruzione di un certo numero di laboratori biologici e chimici nell’Ucraina occidentale gestiti da esperti di armi biologiche e chimiche del Pentagono. Per nascondere le radiazioni rilasciate durante la costruzione di armi nucleari, che a loro volta vengono rilevate dai satelliti dallo spazio, il posto migliore è quello già altamente irradiato, soprattutto se c’è poco o nessun traffico pubblico. Questo è esattamente il caso per gli impianti di nuova costruzione giusto nelle immediate vicinanze delle rovine della centrale nucleare di Chernobyl”. Oggi, improvvisamente, si ripropone il legame tra guerre e pandemie. E i tempi di guerra devono farci distinguere tra informazione e propaganda. In un’audizione al Senato a Washington, Victoria Nuland ha candidamente ammesso - dopo che la notizia è stata bollata come fake news - che “l’Ucraina ha impianti di ricerca biologica” che sono abbastanza pericolosi “da giustificare la preoccupazione che possano cadere in mani russe”.

L’Oms, informatane da tempo, aveva da tempo raccomandato all’Ucraina di distruggere gli agenti patogeni ad alto rischio nei laboratori sanitari per prevenire potenziali fuoriuscite. L’amministrazione delle Nazioni Unite ha invece affermato di non essere mai stata informatadell’esistenza di programmi biologici militari inUcraina, Paese firmatario della Convenzione delle Nazioni Unite sull’interdi zione delle armi biologiche. Il Consiglio Onu, su richiesta della Russia, si è così riunito per discutere la questione degli almeno 30 laboratori biologicisostenuti dagli Usa in Ucraina che ospitano esperimenti biologici estremamente pericolosisulle proprietà patogene di peste, antrace, colera e altre malattie letali . Un lavoro finanziato e supervisionato direttamente dalla Defense Threat Reduction Agency (Dtra) degli Stati Uniti, ramo del Pentagono che si occupa di difesa biologica e che ha esternalizzato gran parte del lavoro a società private che smistano in qualità di intermediarie l’attivi tà delle multinazionali del farmaco. Tra queste società spiccano la CH2M Hill; la Battelle e infine la Metabiota .Inc (una società di monitoraggio e risposta alle pandemie finanziata dalla Rosemont Seneca Technology Partners, una società di fondi di investimento di proprietà di Hunter Biden nonché di Christopher Heinz, figliastro di John Kerry). Metabiota ha collaborato anche con l’EcoHealth Alliance di Peter Daszak e il Wuhan Institute of Virology. Un fil rouge evidente tra guerra e pandemia. Rischi e intrecci aumentano considerando l’interesse che i gruppi radicali e nazionalisti ucraini hanno nella ricerca di agenti patogeni pericolosi. Gruppi confermati dall’ex ufficiale Marines dell’intelligence Usa Scott Ritter: “Le prime truppe addestrate da soldati americani e britannici furono quelle del battaglione neonazista Azov, che divennero la principale forza trainante del Maidan, usarono la violenza per rovesciare il governo”. Anche il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha chiesto un’ispezione Onu nei biolaboratori ucraini. Se non altro per ricambiare il favore delle commissioni d’inchiesta su Wuhan. L’Ucraina si rivela così sempre più terreno di scontro tra Russia e Stati Uniti. A farne le spese resta il popolo ucraino, sempre più arrabbiato. 

Chiedere a Maria Antonietta come andò a finire.

Raffaella Vitulano





L’ignoranza è forza, la guerra è pace la libertà è schiavitù 

Una separazione quasi netta. Due visioni del mondo si stanno ormai fronteggiando senza sfumature. Due modelli opposti stanno prendendo forma come già mesi fa aveva spiegato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres :“Temo che il nostro mondo si stia dirigendo verso due diversi insiemi di regole economiche, commerciali, finanziarie e tecnologiche, due approcci divergenti nellosviluppo dell’intelligenza artificiale e, in definitiva,due diverse strategie militari e geopolitiche.Questa è una ricetta pericolosa. Sarebbe molto meno prevedibile e molto più pericoloso della Guerra Fredda”.“ Sono qui per dare l'allarme: il mondo deve svegliarsi. Siamo sull'orlo di un abisso e ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata. Il nostro mondo non è mai stato così minacciato. O più diviso. Siamo di fronte alla più grande crisi nella nostra vita”. Pericolosissima prospettiva sullo sfondo della dottrina del Socing (“socialismo Inglese”, l’ideologia dominante dello stato immaginario di Oceania, uno dei tre paesi in cui è diviso il mondo nel romanzo di George Orwell 1984) in cui serve credere senza riserve a tre slogan: la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza.

Ra.Vi.

Israele scende in campo nella mediazione tra le parti 

Scende in campo Israele nella mediazione tra Russia e Ucraina con negoziati che dovrebbero tenersi a Gerusalemme. La notizia è stata riportata dal ‘Jerusalem Post’dopo una settimana di lavori diplomatici condotti dai vertici israeliani,al termine dei quali il primo ministro NaftaliBennett avrebbe consigliato al presidente Zelensky di accettare le condizioni della Russia: in particolare la distruzione dei monumenti alla memoria del collaboratore nazista Stepan Bandera e l’arresto di tutti i neonazisti. Molti osservatori concordano sul ruolo che Israele potrebbe giocare come mediatore, sia per ragioni politiche, sia soprattutto per ragioni culturali-religiose. Al centro di questo tentativo, il patrimonio ebraico dei due contendenti e quello russo del mediatore. In Ucraina vivono infatti decine di migliaia di ebrei, il che fa del Paese la sede di una delle più grandi comunità ebraiche del mondo. Su Wikipedia Russa intanto - segnalano alcuni siti - sarebbe già nero su bianco il progetto Heavenly Jerusalem, un progetto a lungo termine il cui obiettivo è formare uno stato ebraico all’interno dell’Ucraina sui territori delle sue cinque regioni meridionali: Odessa, Dnipropetrovsk, Zaporozhye, Kherson e Mykolaiv.

Ra.Vi.



Commenti

Post più popolari