L’informazione indipendente punta sulle cooperative di giornalisti


Se è vero che in questo periodo le notizie sono fosche, un punto luminoso è invece rappresentato dall’asce sa di piccole e combattive pubblicazioni di proprietà dei lavoratori. Senza la scrematura di proprietari non dipendenti (e senza dubbio amministratori strapagati), questi nuovi attori possono spingere per un’economia sostenibile e lottare contro la disinformazione. Damon Orion (scrittore, giornalista, musicista, artista e insegnante), racconta a Naked Capitalism che l’arrivo del Covid-19 negli Stati Uniti ha dato il via a un periodo continuo di precarietà lavorativa nel settore dei media. Ad aprile 2020, il New York Times ha riferito che circa 37 mila dipendenti di aziende di informazione erano stati licenziati, messi in congedo forzato o avevano visto i loro stipendi ridotti da marzo di quell’anno. Una tendenza ancora evidente nel 2024, con organi di informazione come il Los Angeles Times, il Messenger e l’HuffPost che hanno subito importanti licenziamenti e chiusure. Il rapporto dello scorso ottobre 2024 della società di ricollocamento Challenger, Gray, and Christmas, Inc. ha rilevato che quell’anno erano stati tagliati 13.279 posti di lavoro nei media, cifra che includeva 3.520 tagli nel settore delle notizie radiotelevisive, digitali e cartacee, il numero più alto dal 2020. Le aziende hanno motivato la decisione di ridimensionamento con tagli ai costi, chiusure di attività e cattive condizioni di mercato ed economiche. Secondo Andy Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray and Christmas, “il business delle notizie è cambiato con i ricavi pubblicitari catturati da Google e Facebook a una percentuale così alta. Ora, l’intelligenza artificiale potrebbe potenzialmente influenzare anche i posti di lavoro nel settore delle notizie, in particolare per i reportage basati sui dati, come i reportage sportivi o alcuni reportage finanziari”, aggiunge citando un articolo del 2024 della Columbia Journalism Review. L’insicurezza lavorativa ha contribuito alla nascita di cooperative di giornalismo di proprietà dei lavoratori come Flaming Hydra, Aftermath, Racket e Range. Secondo ilPoynter Institute, almeno sei emittenti di informazione incentrate sui lavoratori sono state lanciate solo nel 2024. Emanuel Maiberg è un lavoratore-proprietario di 404 Media, una “so cietà di media digitali fondata da giornalisti che esplora i modi in cui la tecnologia sta plasmando il nostro mondo e ne viene a sua volta plasmata”. Prima di co-fondare l’azienda, è stato direttore esecutivo della pubblicazione technoscience di Vice Magazine, Motherboard. Lui e altri tre ex dipendenti di Motherboard hanno lanciato 404 Media nell’agosto del 2023, tre mesi dopo che Vice aveva dichiarato bancarotta. “Non ci piaceva il modo in cui l’azienda stava operando, e decidemmo di fare un tentativo da soli”, dice Maiberg. “Data la nostra esperienza in Vice e il fatto di dover costantemente sostenere il nostro giornalismo presso imprenditori e pubblicitari, volevamo un’a zienda di proprietà di giornalisti”. Questo modello di business di proprietà dei giornalisti libera cooperative come la 404 da molte restrizioni che i media non di proprietà dei lavoratori devono affrontare. “Ci piace trovare qualcuno sul campo che possa riferire cosa sta succedendo da dove sta succedendo”, dice Maiberg. “Ma quando lavori per una grande azienda come Vice e vuoi fare qualcosa del genere, devi passare attraverso diversi livelli di approvazione, come il tuo manager, il manager del tuo manager e le persone responsabili del budget, delle risorse umane e dei viaggi. Questo rallenta l’azione e molte persone dicono di no perché hanno priorità diverse su come spendere i soldi. Quando lavori in una piccola azienda di proprietà dei lavoratori, se la storia può essere migliore se mandiamo qualcuno lì, possiamo semplicemente farlo”. Al pari di 404 Media, Defector è una cooperativa giornalistica di proprietà dei lavoratori fondata da ex membri dello staff di un grande organo di stampa. “Molti di noi lavoravano a Deadspin, il sito web sportivo di G/O Media (ex Gizmodo Media Group e prima ancora Gawker Media)”, spiega il sito web di Defector. “Nell’ottobre del 2019, una nuova proprietà di private equity ha preso il sopravvento e ha licenziato in tronco il vicedirettore Barry Petchesky. In risposta, il resto della redazione si è dimesso per solidarietà”. Questo fa la differenza tra giornalisti dipendenti e comproprietari. Quando Defector è stato lanciato nel 2020, il caporedattore Tom Ley ha scritto: “Che materiale viene prodotto quando i delinquenti del private equity continuano a incassare i loro assegni mentre contemporaneamente tagliano gli stipendi in tutte le loro redazioni? Le cose sono andate così male che persino le pubblicazioni che se la cavano definendosi anti-establishment sono di fatto servili all’autorità in tutte le sue forme ed esistono al solo scopo di trasformare i loro lettori in una fonteprigioniera di estrazione di profitto”. Il documento del 2021 “Impact of Media Ownership on News Coverage” ha evidenziato come la proprietà aziendale possa compromettere l’integrità giornalistica, osservando che “i grandi gruppi potrebbero porre maggiore enfasi sui profitti, con una copertura mediatica che riflette gli interessi finanziari dei suoi proprietari”. Allo stesso modo, uno studio del 2025 pubblicato sull’In ternational Journal of Communication ha trovato “prove schiaccianti che la proprietà influenza il contenuto giornalistico”. Non è comunque una novità, purtroppo, in tutto il mondo. Nel gennaio 2025, ScienceBlog.com ha presentato un esempio di pregiudizio giornalistico e omogeneizzazione che può verificarsi all’interno di organi di informazione non di proprietà dei dipendenti. Uno studio di quasi 290.000 articoli ha mostrato che le fonti di notizie di proprietà delle stesse aziende “spesso presentano una copertura simile degli eventi finanziari”. Secondo un articolo del 2024 di Motley Fool, solo sei società controllano quasi tutti i media negli Stati Uniti. Invece di affidarsi ai finanziamenti aziendali, canali come 404 Media e Defector guadagnano entrate dagli abbonamenti dei lettori paganti. Molte aziende di media di proprietà dei dipendenti non ricevono tuttavia nessun denaro dagli inserzionisti. Oltre ad aiutare i giornalisti a evitare la pressione degli inserzionisti e dei supervisori aziendali, la proprietà dei dipendenti può aumentare la sicurezza del posto di lavoro. Secondo uno studio del 2022 pubblicato da Iza World of Labor, le aziende di proprietà dei lavoratori “han no più stabilità, tassi di sopravvivenza più elevati e meno licenziamenti durante le recessioni”. Questo modello di business ha portato successo finanziario a Defector, il cui rapporto annuale da settembre 2023 ad agosto 2024 ha mostrato un fatturato totale di 4.600.000 $. Nel frattempo, il Nieman Journalism Lab ha riferito nel 2024 che Hell Gate “ha raddoppiato i suoi ricavi da abbonamento nel suo secondo anno come agenzia di stampa di proprietà dei lavoratori”. Maiberg spiega che ogni membro di 404 Media possiede una percentuale uguale della società. “Quando abbiamo fondato questo gruppo, la nostra teoria era che se i giornalisti possiedono la società, il giornalismo guida il business e noi pubblichiamo buoni articoli, la gente vorrà pagarci per loro. Finora, funziona”. Come comproprietari dell’azienda, i membri di 404 Media prendono tutte le loro decisioni mediando tra loro: “Non è che se è tre contro uno, andiamo con i tre”, nota Maiberg. “Anche se ci vuole tempo, penso che sia meglio un lavoro in cui tutti si sentano rappresentati piuttosto che avere una persona amareggiata per una decisione che è stata bocciata”.

Defector è un sito web di sport e cultura di proprietà dei dipendenti. Nel loro sito, i giornalisti si presentano scrivendo di sport , politica , TV , film , scienza , “stranezze che accadono su Internet e di qualsiasi altra cosa catturi la nostra attenzione, perché crediamo che una buona pubblicazione sia quella che riflette i veri interessi e le ossessioni del suo staff. Abbiamo fondato questa azienda perché i media ora sono fottuti. Vogliamo essere un sito web che vorrete davvero leggere . Speriamo di offrirvi una pubblicazione che non esista solo come un nome che ogni tanto spunta nei vostri vari feed dei social media, ma come una destinazione quotidiana” Inoltre, non chiedono di “gratificare noi stessi o sfornare contenuti, una parola completamente priva di idee e valori, ma per creare un buon lavoro che vi farà guadagnare i vostri fedeli lettori”. Defector è un’azienda basata sugli abbonamenti.“ Il nostro obiettivo è creare una pubblicazione finanziariamente stabile e indipendente che esista per ragioni che vanno oltre lo spremere profitti per alcune persone in una sala riunioni o l’ingrasso per un’acquisizione”.

404 Media è una società di media digitali i cui giornalisti si concentrano su reportage investigativi, articoli di approfondimento, blog e scoop su argomenti quali: hacking, sicurezza informatica, criminalità informatica, sesso, intelligenza artificiale, diritti dei consumatori, sorveglianza, privacy e democratizzazione di Internet. Nel loro sito, troverete un articolo su un terrificante ecosistema di broker di dati in cui dati altamente sensibili filtrano dalle agenzie di informazioni creditizie ai criminali violenti su Telegram. Darete un’occhia ta all’interno di una comunità di intelligenza artificiale generativa che sforna immagini sessuali di persone reali senza il loro consenso su larga scala e finalmente scoprirete perché i modelli di vibrazione dei sex toy sono così frustranti. Vedrete il rapporto sull’incidente del fiasco di Boston “Cop Slide”e scoprirete perché gli Airpods Max vengono distrutti da piccole gocce d'acqua e sudore. Inoltre, il sito mostra come il Dhs sta utilizzando uno strumento di intelligenza artificiale per tracciare “sentimenti ed emozioni” nei post online delle persone; e infine vi fa immergere nel mondo sotterraneo delle pubblicità di prodotti illegali su Instagram.


Raffaella Vitulano




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