Wikileaks ha tolto i filtri attraverso cui vediamo il mondo


Roma, Napoli, Bologna, Bari e decine di altre si schierano con il giornalista di Wikileaks, Julian Assange, assegnandogli la cittadinanza onoraria. Fa eccezione secca Milano: “Uno Stato ha il diritto di secretare i suoi documenti”. Questione di opinioni. “Il 20 e 21 febbraio 2024 - giorni per le prossime udienze d’appello presso l’Alta Corte britannica - potrebbero costituire l’ultima occasione per fermare la sua estradizione, fa appello la moglie Stella Assange. E’ il momento di agire per sostenerlo. Ora o mai più”. Sul numero del 5 gennaio abbiamo raccontato delle petizioni bipartisan al Congresso degli Usa in favore della liberazione del giornalista. Oggi vogliamo tornare sul caso Assange raccontandone la storia e i retroscena della sua cattura. Cosa ha fatto Julian Assange per meritarsi tanto odio feroce e un carcere duro nei suoi confronti? Nel 2019 Assange è stato accusato ai sensi dell’Espionage Act per il suo ruolo in quello che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha descritto come “una delle più grandi diffusioni di informazioni riservate nella storia degli Stati Uniti”. Le accuse riguardavano il ruolo di Assange, 10 anni prima, nell’aiutare l’ex analista dell’intelligence dell’esercito americano Chelsea Manning a far trapelare informazioni riservate destinate a “ferire” gli interessi degli Stati Uniti o il vantaggio di nazioni straniere mediante “in trusioni informatiche” violando password sui computer del Dipartimento della Difesa. Oggi Assange è privato della libertà da un decennio e rischia fino a 175 anni se estradato negli Usa per aver rivelato la verità su guerre e rapporti internazionali. Assange ha rivelato, in migliaia di file riservati, comunicazioni tra gli operativi e il Pentagono o il Dipartimento di Stato, squarciando il velo su terribili verità riguardanti le guerre in Afghanistan e Iraq, sulle torture praticate su persone arrestate, mettendo in rete informazioni e filmati dopo averli controllati uno per uno eliminando ciò che poteva mettere in pericolo qualcuno (chiedendo per questo anche la collaborazione - mai data - dello stesso Dipartimento di Stato). Quando si quantificano le pubblicazioni che secondo i funzionari statunitensi hanno violato la sicurezza nazionale, il volume della produzione di WikiLeaks è impressionante. Nel caso che coinvolge Manning e Assange si presume la pubblicazione di database contenenti circa 90.000 rapporti di attività significative legate alla guerra in Afghanistan, 400.000 rapporti di attività significative legate alla guerra in Iraq , 800 resoconti di valutazione di detenuti di Guantanamo Bay e 250.000 dispacci del Dipartimento di Stato americano. Numeri da capogiro, ma essenziali. Mentre il mondo osserva con frustrazione e disprezzo il modo in cui viene trattato Julian Assange, pochi rivisitano alcuni degli orribili dettagli che Manning e WikiLeaks hanno contribuito a esporre. “Quelle pubblicazioni, in quel momento, rappresentavano probabilmente la libertà di stampa e la libertà di Internet nella loro forma più forte. E da allora, abbiamo assistito a una serie di iniziative legislative nei Five Eyes ma anche altrove, per fermare questo genere di cose in modi diversi” spiega Robinson, del team legale di Assange. Nel 2006, Assange hainiziato a lavorare su WikiLeaks, un sito web destinato a raccogliere e condividere informazioni riservate su scala internazionale, e nel 2010 si è guadagnato il titolo di “Persona dell'anno” dalla rivista Time. Poi, il crollo.Cercando di evitare l’estradi zione in Svezia per accuse di violenza sessuale, Assange ha ottenuto asilo politico dall’Ecuador e si è rifugiato presso l’am basciata del paese a Londra nel 2012. Nel

2016, il suo lavoro ha attirato nuovamente l’atten zione internazionale quando WikiLeaks ha pubblicato migliaia di e-mail dalla candidata presidenziale americana Hillary Clinton e dal Comitato nazionale democratico. Dopo che il suo asilo è stato revocato nell’apri le 2019, Assange è stato incriminato negli Stati Uniti per aver violato l’Espionage Act: le autorità statunitensi accusarono Assange di aver cospirato con l’ex analista dell’intelligence dell’esercito Chelsea Manning per entrare in un computer governativo riservato al Pentagono. Julian Assange è però un ex informatore che ha cambiato il corso della storia e ha limitato un genocidio in corso, impedendo la morte sia di soldati americani che di civili vietnamiti. In un’epoca in cui i giornalisti tradizionali sono stati trasformati in propagandisti di uno stato aziendale, WikiLeaks si è distinto per la sua ostinata ricerca della verità. È questa sfida nel portare alla luce la criminalità che ha fatto guadagnare a Wiki-Leaks in generale, e a Julian Assange in particolare, il disprezzo e il disprezzo degli autocrati, non solo di Washington. Verità inconfessabili e orrendi crimini commessi a danno dei più deboli: l’ipocrisia come regola morale in politica estera. Ma WikiLeaks ha tolto i filtri attraverso i quali normalmente siamo indirizzati a vedere il mondo e se oggi abbiamo un’idea del numero di civili uccisi in Iraq e Afghanistan durante l’inva sione americana, o dei crimini di guerra degli Stati Uniti, come l’esecuzione di undici persone ammanettate, tra cui cinquebambini, in un raid del 2006 una casa in Iraq, lo dobbiamo a lui. Dobbiamo a persone coraggiose come Assange gratitudine e solidarietà per il patrimonio di verità che ci ha offerto. Senza il suo lavoro non sapremmo che il Segretario di Stato Hillary Clinton era pienamente consapevole che l’Arabia Saudita era una fonte di “soste gno finanziario fondamentale” per i Talebani e Al Qaeda; o che il governo britannico stesse fuorviando l’opinione pubblica riguardo alle sue intenzioni nei confronti degli ex abitanti di Diego Garcia, molti dei quali furono sfollati negli anni Sessanta e Settanta per far posto a una base americana. Assange ha anche rivelato anche come la Cia affronta la questione dei cosiddetti assassinii mirati. Questi risultati sono costati ad Assange anni di reclusione e reclusione e le sue condizioni mediche hanno iniziato a peggiorare drasticamente. Nel gennaio 2021, il giudice britannico Vanessa Baraitser si è pronunciato contro la sua estradizione in quanto sarebbe stata “oppri mente” date le sue condizioni mentali. Gli Stati Uniti hanno quindi fatto appello alla sua sentenza e hanno vinto, e l’e stradizione di Assange è stata approvata nel giugno 2022. Gli avvocati di Assange hanno presentato ricorso all’Alta Corte britannica nonché alla Corte europea dei diritti dell’uomo. La prospettiva del processo di Assange ai sensi dell’Espionage Act del 1917 - un’accusa contemplata da Barack Obama, perseguita energicamente sotto Donald Trump e incontrastata, finora, da Joe Biden – ha generato un lento crescente senso di allarme nei media alla libertà di stampa. Ciò è stato dimostrato con la massima forza in una dichiarazione congiunta firmata a fine novembre dal New York Times, dal Guardian, da Le Monde, da El País e da Der Spiegel, le principali pubblicazioni che hanno collaborato con Assange nella pubblicazione degli scoop di WikiLeaks.

Ritenere responsabili i governi è parte della missione fondamentale di una stampa libera in una democrazia” . I media chiedono quindi al governo degli Stati Uniti “di porre fine al processo contro Julian Assange per aver pubblicato segreti. Pubblicare non è un reato”: in un articolo pubblicato su Harper’s, il giornalista britannico Andrew Cockburn racconta come i documenti pubblici siano pieni di prove che Assange abbia fatto di tutto per eliminare i nomi dai documenti prima di pubblicarli. Il Pentagono, nel frattempo, ha dedicato enormi sforzi per dimostrare il contrario. Nel 2017, mentre Assange era sequestrato negli angusti confini della sua piccola stanza nell’ambasciata ecuadoregna, WikiLeaks ha svelato in lotti successivi il materiale della Cia noto collettivamente come Vault 7, mettendo a nudo l’interesse dell’agenzia nel prendere il controllo di tv, smartphone e browser web. Questo enorme scoop – “la più grande perdita di dati nella storia della Cia”, secondo una valutazione interna avrebbe suscitato scalpore, la maggior parte proveniente da Michael Pompeo, l’ex membro del Congresso del Kansas che era stato nominato direttore della Cia da Trump.La sofferenza progressivamente grave inflitta al signor Assange, a seguito del suo prolungato isolamento, equivale non solo a detenzione arbitraria”, si legge in un rapporto delle Nazioni Unite del 2020, “ma anche a tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti”. La stessa Corte Suprema statunitense, nel 1971, ha deliberato che è lecito rivelare segreti di Stato se è nell’interesse pubblico farlo. Ma nel 2019 l’amministrazione Trump ha voluto creare un precedente, in barba alla sentenza della Corte Suprema, proprio per poter incarcerare qualsiasi giornalista che, in qualsiasi Paese del mondo, riveli segreti ' scottanti' per l’amministrazione Usa, spiega Patrick Boylan, già professore di Inglese per la Comunicazione Interculturale all’Università Roma Tre, ora condirettore del Journal of Intercultural Mediation and Communication. Tre le ipotesi possibili a soluzione di un incredibile caso giudiziario. La prima è l’estradizione. Seconda ipotesi, il ricorso contro la sentenza dell’Alta Corte dello scorso 6 giugno potrebbe essere accolta, sospendendo automaticamente l’ordinanza di estradizione. Terza ipotesi: il perdono presidenziale di Joe Biden.


Raffaella Vitulano




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