Quando la contrattazione spinge in alto il salario minimo


Occorre promuovere salari minimi dignitosi; il mondo intero ne ha bisogno. La Confederazione dei sindacati (Ituc) evidenzia in un nuovo dossier le strategie sindacali di successo per il raggiungimento del salario minimo dignitoso in otto paesi di studio: Argentina, Bulgaria, Costa Rica, Malesia, Nigeria, Macedonia del Nord, Senegal, e Sud Africa. Le strategie di successo delineate nel rapporto includono campagne pubbliche; azioni aziendali; raccolta di dati, anche sul costo della vita, per sostenere la loro posizione durante le contrattazioni salariali nazionali; utilizzo delle norme internazionali del lavoro sostegno di salari minimi più elevati. Il rapporto fornisce poi esempi pratici di come salari minimi più alti possano integrare e sostenere la contrattazione collettiva stessa sui salari. Un rapporto che arriva in un momento critico, dato che i salari sono stagnanti e che non tengono il passo con la crescita del pil o la produttività, mentre l’aumento dell’inflazione sta drasticamente erodendo il valore reale dei salari dei lavoratori e minacciando i loro mezzi di sussistenza. Negli ultimi 30 anni il pil mondiale è più che quadruplicato, ma una crescita economica così rapida non si è tradotta in migliori mezzi di sussistenza e standard di vita per tutti.

Lavoro dignitoso

Per milioni di lavoratori, avere un lavoro non è più garanzia di sfuggire alla povertà, figuriamoci di garantirsi una vita dignitosa. E sistemi di protezione sociale inadeguati stanno esacerbando i livelli elevati di disuguaglianza e povertà. I salari minimi, in particolare, tendono ad essere spaventosamente bassi. Nella stragrande maggioranza dei paesi, non riescono a fornire un una base salariale adeguata che garantisca un sostentamento dignitoso per i lavoratori e le loro famiglie. Secondo l’I tuc, l’83% delle persone in tredici dei paesi del G20 ritiene che il salario minimo non sia abbastanza per vivere. Il salario minimo in Romania e Bulgaria, ad esempio, al lordo delle imposte rappresenta meno di un quarto del paniere del costo della vita per una famiglia media. Per molti governi mantenere bassi i costi del lavoro attraverso bassi salari e cattive condizioni di lavoro ha rappresentato una strategia per cercare di attrarre occupazione e investimenti, raggiungere la competitività e perseguire la crescita economica. Una strategia assolutamente sbagliata, dato che è stato dimostrato che bassi salari hanno conseguenze economiche disastrose. I bassi salari limitano il consumo delle famiglie, che a sua volta riduce la domanda aggregata, in particolare quando i salari ristagnano contemporaneamente in molte economie. Questo a sua volta compromette la creazione di posti di lavoro e la produttività, e limita le possibilità di una crescita economica ancora maggiore. Inoltre, salari bassi possono contribuire a un eccesso di debito che può a sua volta minacciare la stabilità macroeconomica, come evidenziato dagli ultimi dati economici e finanziari globali. L’aumento dei salari, al contrario, ha dimostrato di apportare benefici macroeconomici, tra cui l’aumento della domanda, maggiore crescita della produttività del lavoro e più rapida progresso tecnologico. Aumentare i salariali (compresi quelli minimi) e promuovere la contrattazione collettiva, possono quindi avere un effetto di stimolo economico. 300 milioni di lavoratori nei paesi emergenti e in via di sviluppo guadagnano meno di 1,90 dollari al giorno (Ilo World Employment and Social Outlook). Altri 430 milioni di lavoratori nei paesi emergenti e nei paesi in via di sviluppo guadagnano tra 1,90 e 3,10 dollari al giorno. E le strategie sindacali di contrattazione in molti casi funzionano. In Etiopia, nel 2018 il governo ha annunciato che avrebbe introdotto un salario minimo per la prima volta. In Nigeria nel 2019 il governo ha acconsentito aumentare il salario minimo del 67% per raggiungere 83 dollari. In Senegal, nel 2018 il salario minimo è aumentato del 45% per la prima volta dal 1996. In Sud Africa, nel 2019, il governo ha introdotto il primo salario minimo in assoluto a 230 dollari, previo accordo tra le parti sociali e il governo. In Bulgaria costanti aumenti del salario minimo sono stati raggiunti negli ultimi anni.

Strategie contrattuali

Il salario minimo è aumentato del 9% nel 2019 e 10% nel 2018. Nella Macedonia del Nord, nel 2019 il governo deciso di aumentare il salario minimo del 60%. In Malesia, nel 2018 il governo ha aumentato i livelli salariali minimi armonizzandolo tra le due regioni del paese. In Vietnam, il governo ha costantemente aumentato il salario minimo - del 7,3% nel 2017, 6,5% nel 2018 e 5,3% nel 2019. Nel 2019 il governo ha anche recentemente ratificato la Convenzione Ilo 98 in materia di organizzazione e contrattazione collettiva, che dovrebbe rafforzare la contrattazione sui salari. A El Salvador, nel 2017 i lavoratori sono numerosi settori hanno ricevuto un aumento significativo dei loro salari minimi, che differiscono per settore; i settori meno pagati (ad esempio, zuccherificio, lavoratori delle piantagioni) hanno ricevuto più del 100% aumento. In Messico, infine, nel 2019 il governo ha annunciato un aumento del 20% del salario minimo. Tutti esempio dello sforzo dei sindacati nella contrattazione collettiva. Nonostante il tasso di crescita senza precedenti del pil mondiale negli ultimi anni, i salari continuano tuttavia ancora a ristagnare in tutto il mondo, e a non tenere il passo con l’aumento del pil e della produttività. Tuttavia, uno studio precedente dei sindacati internazionali ha dimostrato già che salari bassi inevitabilmente limitano i consumi e riducono la domanda aggregata, in particolare durante i periodi di accelerazione dell’inflazione. L’intro duzione o l’aumento del salario minimo, in realtà, per i sindacati internazionali contribuiscono positivamente al buon funzionamento dei mercati del lavoro e ad una migliore performance economica. Come sottolineato dall’ultimo Global Wage Report dell’Ilo, adeguare i salari minimi per far fronte all’inflazione è necessario ora più che mai per evitare che le famiglie più povere siano le più colpite da ulteriori scosse. Salario minimo come potente effetto stimolo economico, dunque. La Convenzione Ilo 131 sul salario minimo stabilisce in particolare la necessità di un sistema regolare e tripartito per la definizione del salario minimo, e richiede che le esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie siano prese in considerazione durante i colloqui.

Raffaella Vitulano



Commenti

Post più popolari