2024, Odissea negli spazi: a sistemarli ci penseranno i robot


A fine anno si tirano le somme di quello passato e si profetizza su quello futuro. Allegramemte o tristemente, dipende solo dal nostro spirito. I fatti, però, concorrono a darci un’idea di ciò che ci aspetta. E’ quanto pensiamo leggendo che nel 2024 probabilmente le macchine si creeranno da sole: la RoboFab, ad esempio, apre una fabbrica in cui i robot vengono creati dagli stessi robot prodotti. Sarà un trend? Agility Robotics ha annunciato l’imminente apertura della sua nuova struttura RoboFab a Salem, in Oregon. L’impianto di 70.000 piedi quadrati sarà in grado di produrre più di 10.000 robot umanoidi Digit all’anno. I lavori di costruzione saranno completati proprio nel 2024. Una delle caratteristiche più notevoli di Digit è il design del suo “volto”. Il robot è dotato di una testa minimalista con un design bianco e aerodinamico, grandi occhi led lampeggianti e un indicatore luminoso aggiuntivo sul retro. Come ha sottolineato un rappresentante dell’azienda, gli occhi animati migliorano l’interazio ne con le persone trasmettendo informazioni e intenzioni al robot attraverso semplici espressioni e movimenti facciali. Un’altra aggiunta interessante sono i bracci meccanici. Sono adattati per funzionare con attrezzature da magazzino, come i contenitori. Progettare bracci robotici non è un compito facile, soprattutto quando si tratta di renderli scalabili, agili e sufficientemente resistenti da resistere agli abusi quotidiani. La caratteristica principale dell’im pianto è propro che i dispositivi di questo stesso modello saranno coinvolti nello stesso processo di produzione. Agility Robotics apre così una nuova pagina nella storia della robotica commerciale, che avrà sicuramente un impatto sul mercato del lavoro e sulla vita di tutti i giorni, aiutando Amazon e altre aziende giganti con trasporti, sollevamenti e spostamenti pericolosi.Recentemente anche Pechino ha annunciato l'obiettivo di produrre in serie robot umanoidi entro il 2025. Ma per Digit c’è già un crescente arretrato di ordini. Agility ha prodotto circa 100 robot dalla sua fondazione nel 2016 e prevede di spostare la produzione di Digit dalla sede centrale di Tangent, Oregon, alla più spaziosa sede di 70.000 metri quadrati. Le aziende che partecipano al Programma Partner di Agility riceveranno la consegna dei loro robot nel 2024, prima di una consegna più ampia nel 2025. Ed ecco che il nuovo anno segnerà una svolta nel mondo produttivo. Costruire robot bipedi in grado di camminare senza cadere è una sfida ingegneristica che ha messo in difficoltà molti campioni della robotica. Dare loro mani e braccia abili e programmarli in modo che possano lavorare in sicurezza insieme (per ora) agli umani sono altri grandi ostacoli. I concorrenti in questo spazio includono Tesla con il suo Optimus, Boston Dynamics con Atlas , Sanctuary AI con Phoenix, Figure con il suo robot omonimo e Apptronik con Apollo. Amazon, che impiega una moltitudine di robot orientati allo scopo, recentemente sta testando Digit in un laboratorio a sud di Seattle. L’utilizzo iniziale di questa tecnologia sarà quello di aiutare i dipendenti nel riciclaggio delle borse, un processo altamente ripetitivo di raccolta e spostamento delle borse vuote una volta che l’inventario è stato completamente prelevato dalle stesse. Digit può spostare, afferrare e movimentare gli articoli negli spazi e negli angoli dei magazzini in modi nuovi e le sue dimensioni e forma” sono adatte per edifici progettati per gli esseri umani”. Dopo le polemiche del Black Fridaye e gli scioperi ad oltranza, Amazon punta sull’Agili tà attraverso il suo Fondo per l'innovazione industriale, presumibilmente come parte di un round di finanziamento da 150 milioni di dollari. Quante volte vi sentite scarichi per il troppo lavoro?. Ecco, a differenza vostra, Digit capisce quando sta esaurendo le batterie e sa avvicinarsi e collegarsi da solo alla stazione di ricarica. o di ricaricarsi.Testando i robot in laboratorio, Amazon spera di capire come potrebbero muoversi in un vero centro logistico circondato da persone. Un robot bipede può gestire una superficie irregolare meglio di un robot su ruote. Per tranquillizzare gli umani sulò fatto che i robot tolgano loro lavoro, Amazon incontrerà il Mit in ottobre per un progetto che mira a studiare l’impatto dell'automazione sul lavoro. La multinazionale sostiene che i 750 mila robot distribuiti nell’ultimo decennio hanno contribuito a creare 700 nuove categorie di posti di lavoro per gli esseri umani. Mah. “I robot sono bravi a svolgere compiti ripetitivi e prevedibili e, così facendo, possono consentire ai dipendenti di assumersi responsabilità più complesse che ci aiutano a soddisfare meglio i clienti”. La forza lavoro umana di Amazon sta imparando a conoscere i propri colleghi robot che costano dai 10 ai 12 dollari l’ora, secondo Damion Shelton, CEO di Agility Robotics. Ma Amazon sta commettendo un errore investendo in robot umanoidi per le attività di magazzino? Aaron Saunders, CTO di Boston Dynamics, ha dichiarato a TechCrunchche mentre i robot umanoidi hanno “grande potenziale” nel colmare il gap tecnologico e saranno fondamentali nel campo della robotica generica, “gli umanoidi non sono necessariamente il fattore di forma migliore per tutte le attività. Solo perché gli esseri umani possono spostare le scatole non significa che siamo il fattore di forma migliore per completare tale compito” spiega Saunders, aggiungendo che Boston Dynamics' robot Stretch, un robot mobile automatizzato che ha un braccio simile a una gru e si muove su ruote, non è un umanoide e, di conseguenza, può “spostare scatole in modo più efficiente ed efficace di un essere umano”. Gli esseri umani, insomma, rompono le scatole più dei robot. Soprattutto nel campo delle rivendicazioni sindacali. Facciamocene una ragione. Punti di forza di Digit sono la capacità del robot di adattarsi alle infrastrutture di magazzino esistenti e alle planimetrie non necessariamente progettate per i robot e l’automazione. “Immaginate i robot che lavorano in spazi costruiti per le persone, accanto alle persone” dice un narratore in una pubblicità per Digit, descrivendo il robot alto oltre un metro e mezzo con gli occhi sorridenti come “avvicinabile”. Boston Dynamics - filiale della casa automobilistica Hyundai - afferma di aver ottenuto qualcosa di simile anche con Stretch, un robot con un braccio simile a una gru che si muove su ruote e che può entrare nelle strutture o nelle infrastrutture già esistenti, avendo il potenziale di svolgere diverse attività in tutto il magazzino, tra cui la depallettizzazione degli articoli e il caricamento dei camion. E così mentre l’attuale applicazione di Digit si concentra solo sullo spostamento di pacchi, la sua azienda afferma sul suo sito web che la prossima applicazione del robot riguarderà lo scarico dei rimorchi e, più avanti, il servizio di consegna alle persone. In confronto, le applicazioni attuali e future di Stretch sembreranno limitate agli spazi di magazzino. Il co-fondatore e Ceo di Agility Robotics, Damion Shelton, sostiene che il robot da magazzino è “solo il primo caso d’u so” di una nuova generazione di robot che spera verrà abbracciata piuttosto che temuta mentre si preparano a entrare nelle aziende e nelle case: “Tra 10, 20 anni vedrete questi robot ovunque”.Ford è diventato uno dei primi clienti di Digit nel 2020, annunciando l’intenzione di utilizzare il robot bipede per le consegne dei pacchi mentre le case automobilistiche si preparano a un futuro in cui le autovetture possono effettuare consegne a domicilio. Sebbene ciò possa evocare terrificanti immagini della cultura pop di macchine fantascientifiche senzienti che conquistano il mondo, il video dimostrativo rivela qualcosa di molto più banale, se non noioso. A chi l’ha visto, Digit sembra più “l’incarnazione fisica dell’intelligenza artificiale”. Nessuno stupore per qualcosa di più che annunciato. La clip mostra il monologo interiore del goffo Digit sovrapposto allo schermo mentre il robot riflette lentamente sul suo compito. Gli uomini sanno fare di meglio che raccogliere i contenitori della spesa e spostarli.

Raffaella Vitulano


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