Deindustrializzazione Frenano i falchi tedeschi

 di Raffaella Vitulano


Il 2020 è stato un anno davvero black per l’oro nero e i giganti del petrolio, che in un crollo senza precedenti hanno dovuto lasciare a casa migliaia di lavoratori e tagliare gli investimenti.. Per sopravvivere i colossi mondiali puntano su energia eolica e solare. Ma non basta. La transizione energetica tiene banco in ogni paese. E questo spiegherebbe secondo alcuni analisti la chiamata di Draghi (ben visto oltre Atlantico) a seguito del cambiamento che le élite economiche tedesche hanno imposto alla politica: i falchi teutonici come Wolfgang Schäuble avrebbero ceduto alle pressioni della Confindustria tedesca per il salvataggio delle sue aziende (soprattutto automobilistiche) e di conseguenza della fornitura, come la supply chain del Veneto o dell’ Emilia o del Piemonte. In quest’ottica tuttavia la Fed oltreoceano spingerebbe affinchè dalla mutualizzazione del debito si passi ad un processo d’investimento diretto per la creazione di capitale fisso, occupazione e aumento del tasso di profitto. L’operazione Draghi sarebbe finalizzata a questo meccanismo, dato che la cultura della Federal reserve e del capitalismo nordamericano punta più alla crescita che alla stabilità dei prezzi (Wall Street vive permanentemente a debito). Il rovescio della transizione ecologica rispettosa dello sviluppo economico sta invece nella decrescita, su cui puntano alcuni partiti, e nella distruttrice utopia di poter risolvere i problemi energetici attraverso una ”transizione” sovradeterminata tecnocraticamente - e non politicamente - come quella annunciata dal World Economic Forum. Il tentativo di Draghi si inserisce in un delicatissimo equilibrio. E’ davvero possibile che questo non sarà un governo di austerità, ma di spesa e rifondazione dello Stato? Vedremo. Per ora si tenta una transizione mediante una nuova rivoluzione tecnologica che con buone possibilità verrà dalla corsa allo spazio e dalle granditecnologie militari, perché di lì derivano tutte le tecnologie più rivoluzionarie: Internet, Gps, smartphone. A complicare la transizione c’è il fatto che l’alleanza tra il cartello dell’O pec - guidato dall’Arabia Saudita - e la Russia è intanto andata in frantumi. La chiave di tutto sta nel capire cosa intendono i globalisti per Net Zero Carbon entro il 2050. Nel 1968 David Rockefeller, la cui ricchezza era basata sul petrolio, creò il neo-malthusiano Club di Roma nella villa Rockefeller di Bellagio, in Italia. Il co-fondatore del Club di Roma, Alexander King, anni dopo ha ammesso che la ”minaccia del riscaldamento globale” fosse solo uno stratagemma per giustificare un Great Reset e lo stratagemma Net Zero Carbon. Chi ne promuove l’agenda come un atout incondizionato vuole solo la deindustrializzazione delle economie più avanzate e il collasso delle civiltà industrializzate. La linea di Mario Draghi anticipata fin dal marzo 2020 in un articolo sul Financial Times è chiara: ogni stato dell’unione monetaria dovrà farsi carico delle perdite di reddito della propria economia interna, non tanto utilizzando il gettito fiscale, quanto incrementando il debito pubblico tramite interventi di privati. Purchè la transizione non ci porti al collasso.

La geoingegneria di Gates Altro che Rivoluzione verde 

L’ex segretario di Stato Henry Kissinger, protetto e partner di David Rockefeller, sostiene che ”chi controlla l’approvvigiona mento alimentare controlla le persone”. Ed è Robert Kennedy jr a raccontare i lockdown globali che Bill Gates ha aiutato a orchestrare e supportare e che avrebbero fatto fallire oltre 100.000 aziende solo negli Stati Uniti e fatto precipitare un miliardo di persone nella povertà e nell’insicurezza alimentare, uccidendo 10.000 bambini africani al mese ma aumentando la ricchezza di Gates di $ 20 miliardi: ” Nella sua spietata reinvenzione del colonialismo, ha incluso nel suo impero vasti territori agricoli e ingenti investimenti in colture Ogm, brevetti di semi, alimenti sintetici, Intelligenza Artificiale inclusi lavoratori agricoli robot e posizioni di comando in colossi del cibo tra cui Coca-Cola, Unilever, Philip Morris , Kellogg’s, Procter & Gamble e Amazon, e in multinazionali come Monsanto e Bayer che commercializzano pesticidi chimici e fertilizzantipetrolchimici. Gli investimenti personali di Gates in idrocarburi includono quote massicce in tutte le compagnie petrolifere. Una geoingegneria che poco a a che vedere con la sua presunta ”rivoluzio ne verde”.

Ra.Vi.

E Biden sceglie Mister Monsanto come segretario all’Agricoltura 

Joe Biden ha scelto di nominare come Segretarioall’Agricoltura Tom Vilsack, da alcuni soprannominato ”Mister Monsanto”. Vilsack si è guadagnato questo epiteto grazie all’indulgenzadimostrata negli anni verso ”Big Agri”, le multinazionali agricole industriali. Vilsack è stato in passato governatore dell’Iowa e ha ricoperto il ruolo di Segretario sotto l’am ministrazione Obama, periodo in cui decise anche un aumento della velocità delle linee di macellazione del pollame, che secondo i critici diminuiva lasicurezza dei lavoratori.

Fu attaccato anche perché non supportava i piccoli agricoltori afroamericani. Durante il suo mandato avvenne il matrimonio Big Agri del secolo, ossia l’acquisizione del colosso Monsanto (noto per il glifosato e Ogm) da parte del super- colosso chimico farmaceutico Bayer. Standoall’Organic consumers association, Vilsackavrebbe approvato ben 13 organismi geneticamente modificati, molti dei quali sviluppati dalla Monsanto: le barbabietole da zucchero, il cui utilizzo è stato successivamentedichiarato illegale; l’erba medica; il mais, il cotone, la soia. Tutti progettati per sopravvivere all’aggressione dei pesticidi.

Ra.Vi.

17.2.2021

Commenti

Post più popolari