Wall Street contro Main street Ma è solo un gioco di prestigio



di Raffaella Vitulano

L’hanno definita la Guerra di Wall Street contro Main Street. L’ultima sfida di Robin Hood. Ma poi, a leggere questa storia accaduta a Wall Street, si capisce che gli squali, i pesci grossi, hanno saputo papparsi i piccolini e che l’avidità della grande finanza non si è certo placata. Cos’è successo negli ultimi giorni? Un gruppo di piccoli investitori, collegati attraverso un message board di Reddit, ha cercato di far salire il prezzo delle azione di una catena di negozi specializzati in videogame, Game-Stop, in risposta alla decisione di alcuni hedge funds di scommettere sul crollo di quelle azioni. Uno a zero per Robin Hood, che ha così colpito duramente l’hedge fund Melvin Capital, costretto a ricevere un sostegno finanziario di emergenza da parte di Citadel LLC. Robinhood, che ha interrotto lo scambio di azioni sulla propria piattaforma, ha però in questo modo sacrificato gli interessi dei piccoli investitori. E poi non ruba ai ricchi per donare ai poveri. In realtà la piattaforma Robinhood ha interessi comuni con Citadel Securities, che è parte dello stesso impero di Citadel LLC che fa capo a Steve Cohen, proprietario della squadra di baseball New York Mets. La violenza verbale dei millennial trader contro gli squali della finanza si mischia tuttavia a quella di qualche giovanissimo professionista. Uno streamer che su Youtube ha contribuito a rilanciare l’ondata rialzista col profilo Roaring Kitty è Keith Patrick Gill,che fino a poco tempo fa ha lavorato per il gigante assicurativo Mass Mutual. Non certo uno sprovveduto e ben lontano dall’idea dei piccoli risparmiatori all’attacco dei big della finanza. Il “gattino ruggente” nei giorni scorsi ha postato una foto che mostrava come il suo investimento da 53.000 dollari era balzato a un valore di 48 milioni di dollari. La grande apparente rivolta dell’esercito dei piccoli trader digitali contro l’elite finanziaria ha quindi un risvolto asolutamente meno romantico che fa invece il gioco dei grandi squali di Wall Street. La vicenda ha ormai catturato l’attenzione della Sec (la Consob americana) che ha detto che vuole vederci chiaro su quello che è accaduto. Perché quella di GameStop non sembra la storia di Davide contro Golia. Nella manovra sul titolo della catena di negozi di videogame c’è anche la scommessa dell’alta finanza. Wall Street, insomma, sta su entrambi i lati della barricata aumentando la fluttuazione del titolo e quindi i potenziali guadagni grazie alla capacità degli algoritmi di alta frequenza di scambiare miliardi di titoli al millisecondo. In realtà dietro all’operazione di GameStop ci sono soprattutto persone abbastanza benestanti da potersi permettere un portafoglio azionario. E il racconto della saga generazionale dello scontro per il controllo dei mercati è una trappola pericolosa. Il sistema è piuttosto opaco e società come Citadel sono riuscite a cavalcare legalmente le fluttuazioni di mercato, guadagnando di fatto miliardi. Mentre il tesoro americano ha fatto sapere di “monitorare” la situazione, è notizia di due giorni fa che la nuova segretaria Janet Yellen avrebbe ricevuto da Citadel quasi un milione di dollari. Altro che Robin Hood.

3.2.2021

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