Sulle origini del Covid-19 la tensione Usa-Cina è alle stelle

 di Raffaella Vitulano 

Nessun segnale di disgelo tra Usa e Cina sul fronte della ricerca dell’origine del Covid- 19. Tgcom24 lancia la bomba di una delicata trattativa tra i due Paesi; gli Stati Uniti sarebbero addirittura pronti ad aiutare Pechino a svolgere un’indagine sul coinvolgimento attivo di scienziati e ricercatori statunitensi negli studi sul virus nel laboratorio di Wuhan, da cui il virus SARS-CoV-2 sarebbe sfuggito accidentalmente. E la Cina sarebbe pronta ad ammettere le proprie responsabilità. L’exit strategy dalla pandemia mondiale, secondo fonti di intelligence della testata, sarebbe stata concordata tra Washington e Pechino alla luce dei risultati della nuova indagine sulle origini del coronavirus che il presidente americano Joe Biden ha ordinato ai servizi segreti americani a fine maggio concedendo non più di 90 giorni per la presentazione del report. Solo pochi giorni fa il direttore dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) Ghebreyesus aveva messo in dubbio il rapporto diffuso a marzo dal suo stesso team che liquidava come improbabile la fuga dal centro ricerche di Wuhan. La notizia diffusa daTgcom4 è tuttavia stata smentita su Twitter dall’ambasciata della Repubblica PopolareCinese in Italia: “Fake news. Punto. Siamo veramente stupiti dalla vostra eccezionaleimmaginazione. Ma questo non è assolutamente il modo giusto per fare il giornalismo. Anzi, indebolisce fortemente la vostra credibilità”.Pechino, insomma, inquadra le affermazioni sul laboratorio di Wuhan come teorie del complotto create per distogliere l’attenzione dalla gestione del coronavirus da parte del governo degli Stati Uniti, ribattendo che dovrebbe essere invecemessa sotto indagine la base militare di FortDetrick nello stato americano del Maryland. Sarebbero oltre 200 i biolaboratori gestiti dagli Stati Uniti che - ha chiesto il portavoce del ministero degli Esteri cinese - “dovrebbero invitare gli esperti dell’Oms a studiare le origini del virus e dare una spiegazione”. La lettera aperta di quattro milioni di internauti cinesi punta intanto l’indi ce in particolare contro il laboratoriodi Fort Detrick, che immagazzina i virus più mortali e infettivi al mondo, tra cui Ebola, Vaiolo, Sars, Mers e il nuovo coronavirus. Un laboratorio su cui è stato scritto di scandali sui batteri dell’antrace che sarebbero stati rubati dal laboratorio, causando avvelenamenti e persino morti. Nello stesso laboratorio c’è stato un incidente nell’autunno del 2019 poco prima del focolaio dell’epidemia di Covid-19, ipoteticamente portata in Cina da soldati americani nelle Olimpiadi militari. Informazioni svelate da media statunitensi raccontano che l’Usamriid è stato temporaneamente chiuso nel 2019 dopo un’ispezione dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Sebbene questo misterioso laboratorio sia stato ufficialmente chiuso per “problemi infrastrutturali con la decontaminazione delle acque reflue”, la spiegazione non è sembrata abbastanza convincente. Uno studio di ricerca condotto dal National Institutes of Health’s All of Us Research Program ha trovato prove di infezioni da Covid-19 negli Stati Uniti già a dicembre 2019, quindi settimane in anticipo rispetto alla prima infezione documentata nel paese e al primo paziente in Cina l’8 dicembre 2019. La lettera cinese afferma: “Ciò che è più sconcertante è che, quando la Cina ha permesso ai virologi dei paesi occidentali e persino ai media mainstream statunitensi di visitare l’Istituto di virologia di Wuhan, gli Stati Uniti non hanno aperto il laboratorio di Fort Detrick, per non condividere i dati originali con paesi tra cui la Cina che sono indipendentidall'influenza geopolitica degli Stati Uniti”. Adoggi sono 55 i paesi che hanno inviato lettereall’Oms opponendosi alla politicizzazione dell’indagine sulle origini del virus, sollecitando l’organizzazione ad agire secondo la risoluzionedell’Assemblea mondiale della sanità e portareavanti l’indagi ne globale sul tracciamento del virus. Oltre i vari complottismi, resta il fatto che la gestione del Covid è fondamentalmentebusiness e guerra ibrida geopolitica. Lo dicono i fatti. Un gruppo di investitori guidato dal Soros Economic Development Fund e dal Bill & Melinda Gates Foundation ha intanto finanziato l’acquisto della società britannica di tecnologie diagnostiche Mologic, che ha sviluppato un test del coronavirus di 10 minuti. Mologic è stata fondata nel 2003 come laboratorio a scopo di lucro per la ricerca e l’innovazione (è suo il test di gravidanza Clearblue). Per effettuare l’acquisizione, il gruppo ha lanciato Global Access Health (Gah), un’impresa sociale i cui membri investiranno oltre $ 41 miliardi nell’accordo di acquisizione. D’altro canto anche Bgi Genomics, azienda di genomica legata al partito comunista cinese, ha collaborato ampiamente con la Bill & Melinda Gates Foundation. Un colpo di fulmine, come descritto dal Financial Times, dopo la visita di Gates del 2010 alla sede di BGI in Cina, dove ha assistito all’operazione di sequenziamento genetico dell’azienda in una zona industriale alla periferia di Shenzhen, in Cina. All’interno, più di 150 macchine di sequenziamento genetico all’avanguardia stavano analizzando l’equivalente di migliaia di genomi umani al giorno. Gates rimase folgorato dalla minuzia e dalla naturalezza con cui gli scienziati trattavano quei dati. L’azienda starebbe lavorando ad un’enorme banca dati basata sul Dna di milioni di persone. La dirigenza sostiene sia il trampolino di lancio per le scoperte di nuovi farmaci, la ricerca genetica avanzata e una trasformazione della politica di salute pubblica.

23 luglio 2021


Pioggia col telecomando negli Emirati Arabi 

Si chiama “cloud seeding”, o inseminazione delle nuvole, ed è una tecnica che permette di aumentare la quantità e controllare il tipo di precipitazioni attraverso l’uti lizzo di particolari agenti chimici che interagiscono con le nuvole. Negli Emirati arabi la scorsa settimana si trovavano da alcuni giorni in mezzo a un’ondata di caldo con temperature fino a 50 gradi e gli esperti hanno deciso di premere il bottone della pioggia. Il Centro meteorologico nazionale degli Emirati Arabi Uniti ha detto al portale Gulf News che le operazioni di semina delle nuvole sono state effettuate per aumentare le precipitazioni. La scorsa primavera, il Paese aveva testato l’utilizzo di droni per indurre la pioggia applicando scosse elettriche alle nuvole senza l’uso di composti chimici. Lo scopo sarebbe quello di eliminare polvere e sabbia dall’aria in un Paese sostanzialmente arido. Non lamentatevi, insomma, se fa troppo caldo. In alcune parti del mondo la tecnologia ha già trovato la soluzione al problema. E il telecomando da premere non è quello dell’a ria condizionata.

Ra.Vi.

La pandemia ha depresso i cittadini Il Giappone crea il ministero per la Solitudine 

La notizia non è recentissima ma vale la pena di essere evidenziata per la delicatezza che il Giappone rivolge alla società. Tetsushi Sakamoto è il primo ministro al mondo il cui dicastero sarà quello della Solitudine. Licenziamenti, pandemia,crisi: Sakamoto affronterà l’aumen to del tasso dei suicidi ed altre questioni di importanza nazionale. Sakamoto non avrà però il solo, improbo compito di evitare le morti per suicidi, ma anche quello di favorire le nascite: sarà infatti responsabile anche della gestione del tasso di natalità in calo, e del rafforzamento delle economie regionali. Urgono contromisure per l’isolamento e la solitudine, ma anche controla povertà infantile. Un occhio di riguardo anche per le signore non sposate e con lavori precari,dato che il Giappone ha riportato quasi 880 suicidi femminili solo nel solo ottobre, un aumento del 70% rispetto a ottobre 2019, secondo la Bbc. I ritmi serrati di lavoro della società nipponica non aiutano serenità e benessere. L’impossibilità di costruire rapporti sociali attivi e fattori strutturali come la tendenza all’invecchiamento e alla stanchezza della popolazione incidono con ulteriore forza.

Ra.Vi.



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