Arriva Mighty, bambini col registratore di cassa

 di Raffaella Vitulano

Ci mancavano i “business-child”, baby- commercianti astuti che in tenera età sanno già intrallazzare con fatture e marketing. In caso non avessimo ben compreso che questa società è dominata dal dio denaro, ecco scendere in campo Ben Goldhirsh che, animato di gran lunga più dal profitto che dalle intenzioni educative, ha riconosciuto una certa attitudine nelle sue figliole ideando una start-up per lanciare oltre tremila bimbi nel lavoro minorile. Perchè quando c’è talento, va sfruttato. Eccome. Parliamo della diabolica piattaforma Mighty, una startup di un anno con sede a Los Angeles, una sorta di Shopify che dà potere ai bambini attraverso l’e-com merce e l’imprenditorialità.

Del resto, fino a quando i bambini non raggiungono una certa età, i programmi di arricchimento sono in qualche modo limitati a scuola, sport e campi, mentre le opportunità di guadagno sono in gran parte inesistenti.

Altro che business Angels. Qui siamo nel campo dei business Devils che sfruttano la curiosità dei piccoli per guadagno. Salto di qualità nella crescit aindividuale e sociale oppure ulteriore involuzione?

La piattaforma consente ai bambini piccoli divendere prodotti che hanno ideato e in qualchemodo progettato, senza la “fatica” di gestire in modo indipendente un negozio di e-commercecompleto. Mighty nasce da un’idea dei fondatoridella rivista Good Ben Goldhirsh e Dana Mauriello, che hanno trascorso cinque anni con Etsy e ora sono consulenti di Sidewalk Labs. Inutile dire che in qualche modo questapiattaforma è rivoluzionaria perché “Mighty” è pronta ad invitare i bambini più piccoli ad aprireun negozio e a trasformarsi in minuscoli imprenditori, indirizzandoli non verso la solidarietà e l’amicizia tra coetanei ma piuttostoverso opportunità di guadagno. Perchè business is business, e i bambini americani devono cominciare a capirlo prima possibile. Mighty è presentato come una fusione tra fintech, ed-tech e intrattenimento. È interessante notare che è germogliato quando le figlie di Goldhirsh non erano troppo contente di essere istruite tramite piattaforme come Khan Academy dopo la scuola. L’istruzione non ti piace? Papà ha la soluzione? Goldhirsh ha quindi incoraggiato le ragazze a vendere online i braccialetti da loro realizzati. L’idea ha funzionato e le figlie di Goldhirsh hanno imparato a conoscere la matematica, il capitale iniziale, i piani aziendali e il marketing. Anche i loro amici hanno iniziato a mostrare impegno nello “sforzo di apprendimento basato su progetti”.

Dato che stiamo assistendo a un momento di svolta nell’i struzione in cui i bambini trascorrono tempo online per l’apprendimento, non sorprende comunque che la start-up ancora in beta abbia raccolto $ 6,5 milioni in finanziamenti da Animo Ventures. Il finanziamento non deve sorprendere. Il Dipartimento del Lavoro americano definisce l’età minima per l’impiego a 14 anni, ma la maggior parte dei bambini diquell’età svolge solo lavori umili. E se c’è un’opportunità di guadagno, ben venga!

Mighty ospita così oltre 3.000 bambini che vendono cappelli, borse e adesivi personalizzabili realizzati e spediti ai clienti dall’attuale partner di produzione di Mighty, Printful. I bambini possono anche vendere oggetti realizzati da artigiani globali attraverso la partnership di Mighty con Novica, un’azienda che ha collaborato con National Geographic. Cose in grande, dunque. Certo, non tutti i bambini sono contenti di lavorare; a volte, giustamente, si annoiano e avvertono il desiderio di cambiare gioco Ma ormai la macchina infernale è avviata.

Così, Goldhirsh ha detto a Tech-Crunch che mentre alcuni bambini hanno una vena imprenditoriale, la maggior parte degli undicenni non ha la tenacia per sostenere un’attività nel tempo. E così Mighty prevede di passare a un modello di entrate imprenditoriali basato sulle transazioni oltre a offrire abbonamenti. Inoltre, la motivazione tra coetanei sarebbe offerta da una comunità online in cui i bambini che vendono su Mighty possono condividere consigli di vendita e incoraggiamento tra loro. Mauriello dice che i bambini si stanno impegnando attivamente e Goldhirsh ha in programma di consentire ai bambini di vendere anche servizi (come la cura del prato), che la piattaforma non supporta ancora. Insomma, dal giardiniere di colore al giardiniere minorenne, auspicando che non debba anche fornire servizi come quello di Lady Chatterley e ritrovarsi nella indecente e orribile pedopornografia.

La piattaforma - tengono a precisare i fondatori - rimane comunque attenta a evitare di ricevere critiche dai genitori dei bambini poiché le delusioni e il fallimento fanno parte dell’im prenditorialità. Mauriello va oltre, fiduciosa che l’esperienza di Mighty impartisca valori certi ai bambini. Così come noi siamo certi che quegli stessi bambini, per Natale, chiederanno un registratore di cassa o un Pos per le carte di credito.

6 agosto 2021

Non vi piace la Dad? Buttatevi sul commercio elettronico 

Come spesso accade, molte cose nascono dall’esperienza dei fondatori. In questo caso, Goldhirsh, che ha vissuto in Costa Rica, ha iniziato a preoccuparsi per le sue due figlie. Poiché temeva che potessero rimanere indietro rispetto ai loro coetanei negli Usa, ha iniziato a dare loro lezioni, utilizzando Khan Academy tra le altre piattaforme software. Eppure la reazione delle ragazze non è stata esattamente positiva. Ve le immaginate? “F*ck you, papy. Abbiamo appena finito la scuola e ora ci farai continuare con la scuola?”. Così il papy ha puntato sulle abilità matematiche necessarie, oltre a insegnare loro il capitale di avvio, i piani aziendali (gliene ha fatto scrivere uno) e il marketing . Ha funzionato, dice lui. Avanti veloce e oggi Goldhirsh e Mauriello affermano di guidare una startup che è diventata la casa di 3.000 “Ceo” come li chiama Mighty, sostenendo che le aziende del mondo reale che un tempo avrebbero impiegato bambini stanno diminuendo. A parte fare da babysitter o vendere biscotti all’ango lo, è anche difficile trovare un lavoro prima del liceo. E meno male.

Ra.Vi.

Magnati spietati in erba Altro che ’banchetto di limonate’ 

Anche gli investitori pensano che Mighty sia un’idea piuttosto solida. Altrimenti non avrebbero chiuso con $ 6,5 milioni di finanziamenti guidati da Animo Ventures, con la partecipazione di Maveron, Humbition, Sesame Workshop, Collaborative Fund e NaHCO3, un family office. Tuttavia, costruire una piattaforma per bambini è complicato. Tanto per cominciare, non moltiundicenni hanno la tenacia necessaria per sostenere la propria attività nel tempo. Mentre Goldhirsh paragona l’attività a un “banchetto di limonate del 21° secolo”, gestire un’attività che non chiude alla fine del pomeriggio è una proposta molto diversa. Goldhirsh riconosce che nessun bambino vuole sentirsi dire che devono “macinare”denaro o seguire una certa traiettoria. Dopotutto,l’imprenditorialità può essere alternativamenteesilarante e demoralizzante; è un ottovolante chealcuni potrebbero non volere che i bambini guidino fin dalla tenera età. Eppure, insiste, moltialtri hanno uno spirito innegabilmente imprenditoriale. In effetti l’azienda, aiutata dal suo finanziamento iniziale, ha molto da fare per mantenere felici i suoi giovani amministratori delegati più affamati.

Ra.Vi.




Commenti

Post più popolari