Non solo covid. La disoccupazione fa strage

di Raffaella Vitulano

Sono numeri impressionanti, ma se a fornirli sono accademici di Duke, Harvard e Johns Hopkins, c’è da dargli credito: potrebbero esserci circa un milione di morti in eccesso nei prossimi due decenni a causa dei lockdown. Un documento di lavoro del National Bureau of Economic Research, (Nber) organizzazione di ricerca no profit privata americana, l’impat to a lungo termine dello shock della disoccupazione Covid-19 sull’aspettativa di vita e sui tassi di mortalità suggerisce che ”per la popolazione complessiva, l’aumento del tasso di mortalità implica l’incredibile cifra di 0,89 e 1,37 milioni morti in eccesso rispettivamente nei prossimi 15 e 20 anni”.

Lo studio su come la disoccupazione influisce sulla mortalità e sull’aspettativa di vita è stato incentrato su 67 anni di dati su disoccupazione, aspettativa di vita e tassi di mortalità del Bureau of Labor Statistics e dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).

Lo studio suggerisce che le morti causate dal declino economico e sociale a seguito di blocchi possono ”superare di gran lunga quelle immediatamente correlate alla malattia critica acuta Covid-19”. Così diventa notizia leggere che ”la recessione causata

dalla pandemia può mettere a repentaglio la salute della popolazione per i prossimi due decenni”, sostengono i professori. Gli autori notano inoltre che ”sulla base dei dati emergenti, è probabile che l’accesso limitato all’assistenza sanitaria durante il lockdown, l’interru zione temporanea degli interventi di assistenza preventiva, la massiccia perdita della copertura assicurativa sanitaria fornita dal datore di lavoro e la persistente preoccupazione della popolazione nel cercare assistenza medica per paura di contrarre il Covid avrà un impatto ancora più grave sul tasso di mortalità e sull’aspettati va di vita”. Lo studio si pone sulla scia di quanto detto dal direttore europeo dell’Oms Hans Kluge, che aveva affermato che i lockdown dovevano essere implementati solo come ultima risorsa, considerando l’impatto sulla salute fisica e mentale dei cittadini. Similmente, l’inviato speciale dell’Oms per il Covid, il dottor David Nabarro, aveva dichiarato in un’intervista che i leader mondiali dovrebbero smetterla di imporre lockdown come reazione riflessa perché stanno rendendo ”i poveri molto più poveri”. Il ministro tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico, Gerd Muller, ha recentemente dichiarato che il lockdown per il Covid provocherà ”una delle più grandi” crisi di fame e povertà della storia. ”Ci aspettiamo altri 400.000 decessi per malaria e HIV quest’anno

nel solo continente africano”, ha detto Muller, aggiungendo che ”mezzo milione in più morirà di tubercolosi”. I commenti di Muller sono arrivati mesi dopo che uno studio trapelato dall’interno del ministero dell’Interno tedesco ha rivelato che l’impatto del lockdown del Paese potrebbe finire per uccidere più persone del coronavirus a causa di vittime di altre gravi malattie che non ricevono cure.

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