Bill Gates: non solo Covid. Presto anche il bioterrorismo

 di Raffaella Vitulano

Diciamolo con chiarezza: Bill Gates è un genio, o è un abilissimo imprenditore o è un menagrano. Perché per lui ogni previsione è una certezza. Quell’aria lì di filantropo disincantato però non convince. Appena parlò di pandemia da pipistrelli si è verificata. Speravamo tacesse per un po’. E invece no, due giorni fa ha di nuovo sentenziato: il Covid non sarà l’unica pandemia che ci lasceremo alle spalle nei prossimi anni, perché secondo gli esperti ne arriveranno altre. E ora che facciamo, oltre a guardarci sgranando gli occhi e alzandoli al cielo? Il co-fondatore di Microsoft ha assicurato durante un’intervista con il divulgatore scientifico Derek Muller sul suo canale YouTube Veritasium che le prossime possibili minacce per l’umani tà sono il cambiamento climatico e il bioterrorismo. Mentre il mondo sta cercando di uscire dalla pandemia da coronavirus, Gates mette già le mani avanti. Così, se pensavate che la pandemia fosse già stato un evento tragico, dovrete ricredervi pensando al peggio. Il cambiamento climatico ogni anno avrebbe un bilancio delle vittime ancora maggiore di quello che abbiamo avuto in questa pandemia, nel 2100 potrebbe essere 5 volte più letale. Per non parlare del bioterrorismo:”Qualcuno che volesse fare danni potrebbe creare un virus le cui implicazioni negative vanno ben oltre a quelle del Covid. E le possibilità che ciò avvenga sono alte”. Ma qualcuno chi? Dilla tutta se devi dirla, no?

Come possiamo non allertarci ascoltando uno che nel 2015 parlò di un virus che avrebbe ”ucciso più di 10 milioni di persone nei prossimi decenni”. Insomma, Gates ci ha avvertito: ”Ci sono un certo numero di virus respiratori e di tanto in tanto ne apparirà uno molto contagioso e causerà un certo numero di morti”. In questo senso, ha aggiunto che le malattie respiratorie sono ”mol to temute” perché le persone infette possono viaggiare normalmente , a differenza di altre malattie come l’Ebola, dove sei per lo più in un letto d’ospedale quando la carica virale infetta altre persone. D’altra parte, quando menziona il ”bioterrorismo” come una seconda minaccia, riferendosi alle alte probabilità della progettazione di un virus, non è che ci trasmetta allegria. Insomma, il sessantaseienne fondatore di Microsoft ci va giù duro e ipotizza un futuro di soli vaccini. Sai che novità. E alla fine capisci che la Terza Guerra Mondiale è iniziata da un pezzo e sarà una battaglia epica tra “vaccinisti” e “scettici”. Tra coloro che credono che Big Pharma, Gates e Fauci salveranno il pianeta, dall’altro gli irriducibili sostenitori del legame inscindibile che esiste tra umanità e universo, tra natura e scienza. Ad avere sempre più la meglio sarà in ogni settore il distanziamento sociale sulle nostre libertà. E ci sarà finalmente più chiara la differenza tra scienza e tecnologia, laddove la prima è studio e tentativo di interpretazione delle leggi dell’univer so, mentre la seconda non è altro che l’arte di trarre profitto da tali studi.


Non missili ma microbi Il mondo vive la nuova guerra 

Negli ultimi anni, la lotta ai virus è stata un chiodo fisso di Bill Gates. Tanto che ad ottobre 2019 la Bill & Melinda Gates Foundation e il World Economic Forum di Davos sono stati i partner del John Hopkins Center for Health Security di Baltimora in una simulazione di una pandemia coronavirus, chiamata ”nCoV-2019”, che ha rivelato un potenziale distruttivo pari a 65 milioni di morti e un calo del mercato azionario del 15%. Tutto ciò, come ha confermato lo stesso John Hopkins Center, è accaduto appena due mesi prima della comparsa del Covid in Cina. Il maggior contribuente dell’Oms sono sempre stati gli Usa. Con la decisione di Trump di ritirare formalmente gli Stati Uniti dall’Oms, il più importante finanziatore mondiale dell’Oms diventa ora la Fondazione di Bill Gates e di sua moglie Melinda. Se non si riformeràl’Oms, come avevano peraltro chiesto gliUsa, l’influenza di Bill Gates e della

sua fondazione sarà enorme, considerando che l’Oms è un ente politico, non scientifico, influenzato da chi lo finanzia.

Ra.Vi.

Il senso di Bill per i vaccini Prediligendo quelli a basso costo 

Bill Gates boccia la risposta americana alla pandemia, definendola disastrosa. Però è ottimista sui vaccini, anche se per vedere la vera fine del virus dovremo aspettare il 2022. “ L’im patto sulla salute è un passo indietro di 25 anni, e la povertà estrema è cresciuta del 7%. Secondo gli studi dalla Northeastern University, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti” afferma Gates , la cui Fondazione è concentrata su quelli che possono essere prodotti in grande scala, con un costo basso, fra 2 e 3 dollari a dose. Ciò include AstraZeneca Oxford,Novavax, Johnson & Johnson e Sanofi. ”Cerchiamo di vedere se funzionano,e costruiamo una capacità di produzione globale, per oltre un miliardo e mezzo di dosi all’anno”. Gates lavora con produttori nei Paesi in via di sviluppo: ”Se saranno efficaci, anche con un livello di vaccinazione del 60% fermeremo la diffusione esponenziale della malattia. Il prossimo

anno porteremo giù il numero dei morti, e nel 2022 la pandemia finirà” sottolinea.

Ra.Vi.


12.2.2021

Commenti

Post più popolari